"Pace, cessate il fuoco": è la
semplice ma potente frase proiettata oggi pomeriggio sul maxi
schermo della sala Arengo del Centro Congressi Kursaal di San
Marino che oggi ha ospitato l'inaugurazione dell'anno accademico
dell'Università del Titano durante l'intervento del rettore,
Corrado Petrocelli. Rettore che ha concentrato la sua prolusione
sulle guerre e in particolare sul conflitto a Gaza. In segno di
"rispetto", si è tolto l'ermellino nel mezzo del suo intervento:
"questo dovrebbe essere il simbolo dell'autorità accademica?",
si è chiesto togliendolo, "facciamo che questa inaugurazione
accademica si svolge senza questo, per rispetto". Un gesto
seguito da un applauso.
"Cosa cambia questo piccolo gesto di un piccolo rettore, di
piccola università dentro un piccolo Stato? - ha detto - Niente,
forse. Ma almeno ribadisce che questo è un luogo in cui ci si
sforza di leggere, di interpretare la realtà, di essere liberi,
di riflettere, di interrogarsi".
"Dovrei come consuetudine avventurarmi in una impresa
faticosa", aveva poc'anzi esordito, "di riassumere il lavoro
svolto, i risultati raggiunti e delineare le prospettive per il
futuro. Oggi sinceramente non me la sento di cominciare così, ma
gli eventi di questi ultimi mesi e ultimi giorni ci dimostrano
che i focolai di guerra sono così numerosi che sarebbe difficile
citarli tutti, per non parlare delle guerre pregresse e magari
dimenticate, come quella di Siria". Il rettore ha posto
l'accento sul conflitto russo-ucraino, con l'allarme del
Consiglio europeo sullo "scenario di guerra". "La guerra si
normalizza a sfavore della diplomazia", ha proseguito.
Ma soprattutto, ha continuato, "la vicenda
israelo-palestinese ha assunto numeri da catastrofe: abbiamo
superato i 30mila morti, con il 70% di donne e bambini. Come se
morisse un bambino ogni 10-15 minuti da quando c'è stato il
massacro di Hamas il 7 ottobre".
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