Al Nord le imprese si 'rubano' i
dipendenti più bravi e per frenare il fenomeno, rileva la Cgia,
le Pmi stanno aumentando il benessere aziendale. In Lombardia la
qualità del lavoro e, conseguentemente, il benessere aziendale è
al top. Seguono la Provincia di Bolzano e il Veneto; e poi la
Provincia di Trento, il Piemonte e la Valle d'Aosta. Male al
Mezzogiorno ad eccezione della Sardegna. In fondo alla
classifica la Sicilia, la Calabria e la Basilicata. Dopo la
pandemia il mercato del lavoro ha subito delle trasformazioni.
In molte aree del Paese le imprese faticano a trovare profili
con competenze adeguate; pertanto si fidelizzano i collaboratori
retribuzioni più elevate, trasformazione dei contratti a termine
a tempo indeterminato, possibilità di consentire ai dipendenti
orari di lavoro più flessibili e con il ricorso a strumentazioni
professionali più innovativi, favorendo gli avanzamenti di
carriera e con l'implementazione di benefit e di welfare
aziendale. Nonostante ciò, la fuga dal posto di lavoro fisso
prosegue. Per l'Inps le dimissioni volontarie dei dipendenti
privati a tempo indeterminato con meno di 60 anni sono in
salita: nel 2022 sono state 1.047.000 e, rispetto al 2019 (anno
pre-Covid), sono cresciute di 236mila unità (+29%).
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