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Tour del France: monsieur' Nibali superstar, la Francia lo ama

Tour del France: monsieur' Nibali superstar, la Francia lo ama

Foto e copertine, la maglia gialla ha sedotto la Grande Boucle

11 luglio 2014, 21:36

Redazione ANSA

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Vincenzo Nibali © ANSA/EPA

Vincenzo Nibali © ANSA/EPA
Vincenzo Nibali © ANSA/EPA

 Vincenzo Nibali guida la classifica generale del Tour de France dopo sette tappe e si gode il grande momento di popolarità che ne ha fatto un personaggio in terra francese. Ricercato da giornalisti e fotografi, Nibali è in questo momento lo sportivo più popolare di Francia, L'Equipe gli ha dedicato una grande copertina e cosi' pure altri. Perfino Liberation, giornale più politico che da anni, per protesta contro le vicende ricorrenti di doping, non parlava più del Tour, ora racconta le imprese del corridore siciliano. Il mondo si è capovolto.

Lo 'squalo' ha sedotto la corsa più importante del mondo, e ha affascinato i francesi che raramente dedicano a uno sportivo italiano cosi' tanto spazio e simpatia. Sarà perché non hanno un loro ciclista di grido nelle alte sfere del Tour, sarà perché questo italiano tranquillo, non spaccone, che corre sempre sorridendo e passa dalla montagna al pavé alle corse in piano con grande naturalezza, interpreta al meglio e onora il significato della Grande Boucle, la più importante corsa ciclistica del mondo. Monsieur Nibalì, come l'accento sulla i finale, come ormai lo chiamano in Francia, fa il distaccato, dice di non aver visto i giornali che parlano di lui, ma si ripromette di farlo a corsa finita, e continua a predicare sobrietà.

In gara sta davanti quasi sempre, concentrato, accerchiato e protetto dai suoi compagni di squadra, e lui continua a dire "sto bene". Le gambe ci sono e la testa anche. Erano anni, lunghi anni che un italiano non era così protagonista al Tour come oggi questo siciliano che corre leggero e sorride sempre. Non è un pivellino, ha già vinto il Giro d'Italia, la Vuelta spagnola. Il Tour lo aspetta per un fantastico trittico. Finora è stato un sogno. Dopo il successo di Sheffield, due giorni fa il pavé lo ha consacrato forte e resistente, benché coperto di fango e le gambe a pezzi, quando tanti temevano che quel percorso potesse azzerare le ambizioni dello 'squalo' messinese.

Ma lui sta ancora con i piedi per terra, e non si monta la testa per le lusinghe giornalistiche. In corsa non si affanna, ma non si distrae, sta sempre lì con i migliori, controlla gli avversari, Contador soprattutto, lo spagnolo sempre temibile che resta il grande favorito per la vittoria finale. Finora sono state solo passeggiate in piano, qualche salita eil pavè. Domani c'è una salita seria, ma le Alti e i Pirenei sono lontani e il Tour si deciderà lì. E Nibali è il primo a saperlo. Oggi ha salutato la vittoria di Matteo così: "sono contento per Matteo Trentin, che è un ciclista molto bravo, mi dispiace per Peter Sagan, giunto secondo, che è amico mio".

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