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Ue: Renzi strappa correzione di 0,3%. Draghi ai leader, "sforzo comune"

Draghi 'striglia' leader euro: "insieme per evitare la recessione"

Sulla legge di stabilità "come vi avevamo detto non vi sono particolari preoccupazioni e problemi" per l'Italia. Così il premier Matteo Renzi a Bruxelles conversando con la stampa. "Nelle prossime ore sarò chiuso quello che dovrà essere chiuso", ha aggiunto Renzi. Che poi ha precisato: "La discussione sulla politica economica è stata come sempre tosta e accesa".

Intanto il presidente della Bce Mario Draghi ha chiesto ai leader della zona euro una "urgente strategia globale" che preveda il "monitoraggio delle misure strutturali" e ha proposto ai leader di presentare "impegni forti e credibili sulle riforme" con un "calendario della loro attuazione" da presentare entro il vertice di dicembre.

Ci sarebbe un'intesa tra l'Italia e l'Ue sulla manovra per una correzione del deficit strutturale allo 0,3%. Lo si apprende a Bruxelles da fonti europee. Un'indicazione che il premier Renzi non commenta direttamente, limitandosi a dire: "Chiuderemo a quello che sapete...". A stretto giro di posta arriva la risposta di Barroso. "Siamo per il massimo della flessibilità entro le regole di Patto esistenti. Quello che la Commissione sta facendo è verificare se c'è o meno una deviazione particolarmente importante rispetto alle regole. La nostra decisione sarà presa la settimana prossima".

Renzi, sempre conversando coi giornalisti, ha poi spiegato che il problema dell'Europa non sono gli extra-costi sul bilancio Ue - che ha scatenato un vero e propeio caso - ma "la tecnocrazia e la burocrazia", affermando però di non aver mai parlato di "arma letale", come invece in precedenza aveva riferito il premier britannico David Cameron. 

L'ASSIST DI CAMERON 
Il premier britannico David Cameron - furente per la richiesta di denaro extra da versare nelle casse di Bruxelles per il bilancio dell'Ue - ha tirato in ballo Matteo Renzi come un possibile alleato per la sua battaglia contro Bruxelles. "Cito la reazione del premier italiano quando queste cifre sono state presentate: ha detto che questo non è un numero, ma un'arma letale. E' una persona ragionevole, sono d'accordo con lui", ha detto Cameron. "Sono state 24 ore con importanti successi, ma anche profonde frustrazioni e un bel po' di rabbia per il modo in cui siamo stati trattati", ha detto Cameron riferendosi alla "richiesta di 2,1 mld per il budget Ue. "E' assolutamente inaccettabile e non sarà pagato il primo dicembre".

 

Il possibile asse Roma-Londra torna insomma di attualità dopo il braccio di ferro degli ultimi giorni tra la Commissione e il governo italiano, criticato per aver scelto di pubblicare la lettera riservata del presidente uscente Barroso che denunciava una "seria deviazione" dell'Italia dal Patto di stabilità. "I soldi extra all'Ue? La questione è aperta, certo il timing non è fortunato; occorre che se ne discuta", ha dichiarato il sottosegretario agli Affari Ue Sandro Gozi, confermando che la questione è stata affrontata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi con Cameron. "C'è un impatto economico e politico rilevante, occorre approfondire il nuovo metodo di calcolo (Sec 2010, ndr) e ciò che ne deriva - aggiunge -. Ne riparleremo a fine ottobre a Venezia, e a metà novembre" all'Ecofin e "vedremo se e come adottarlo".

IL MONITO DI DRAGHI
Al di là del parapiglia scatenato dal caso-bilancio, a richiamare all'ordine i leader dell'eurozona alla vigilia del varo della nuova Commissione ci ha pensato il presidente Bce Mario Draghi. "Nel 2011-12 - ha detto - abbiamo evitato il collasso dell'euro con uno sforzo comune, ora dobbiamo farlo di nuovo per evitare di ricadere in recessione, speriamo l'eurozona torni a crescere ma la speranza non è una strategia".

Intanto qualcosa si muove sul fronte degli investimenti. "L'Europa deve investire nel suo futuro" dove "un basso livello di investimenti oggi erode il potenziale di crescita di domani", per questo "il Consiglio europeo sostiene l'intenzione della Commissione entrante di lanciare un'iniziativa che mobiliti 300 miliardi di investimenti aggiuntivi da fonti pubbliche e private nel periodo 2015-2017".

"Stimo molto il lavoro di Mario Draghi" che "fa un ottimo lavoro per l'eurozona". Lo dice la cancelliera Angela Merkel nella conferenza stampa a conclusione del vertice durante la quale si dice d'accordo con le proposte del presidente della Bce per l'Eurozona e sottolinea "l'indipendenza della Bce, che apprezziamo molto". "Sono favorevole ad un coordinamento economico più stretto" nell'Eurozona, afferma infine Merkel nella conferenza stampa a conclusione del vertice europeo.

Padoan, lettera Ue? Trasparenza, evitare speculazioni - "Io mi stupisco per lo stupore. Abbiamo fatto un atto di trasparenza" per "evitare sul nascere le più fantasiose speculazioni": così il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, al convegno dei Giovani di Confindustria, a proposito della pubblicazione della lettera Ue. Con la Commissione europea il rapporto è "cordiale e costruttivo", sottolinea il ministro dell'Economia. "La risposta" alla lettera dell'Ue "sarà inviata rapidamente, ma non so se oggi", ha indicato. "Non si parla più di austerità, ma di come sostenere la crescita e gli investimenti, soprattutto privati" - senza i quali "non si crea lavoro" - e di "come farlo a livello italiano e Ue". VEDIUe, manovra devia da target. Renzi: basta lettere segrete


IL 'FRONTE' FRANCESE
Nel mentre anche in Francia iniziano a trapelare i primi dettagli sull'analoga lettera inviata da Bruxelles a Parigi. ''Secondo la nostra analisi preliminare (...), l'aggiustamento del deficit strutturale dovrebbe risultare a un livello di molto inferiore al livello raccomandato. Di qui tutto porta a credere, che la bozza del programma di bilancio 2015 prevede il mancato rispetto degli obblighi di bilancio'' assunti dalla Francia: è quanto si legge nella lettera inviata alle autorità di Parigi dalla Commissione europea di Bruxelles, rivelata da Mediapart.fr.

"Io so quel che farò: niente" per rimettere in discussione "il miliardo che deve essere restituito alla Francia dal bilancio Ue in base ai nuovi calcoli, perché "questo può entrare in gioco" per il deficit francese nelle discussioni con la Commissione Ue. Così il presidente francese Francois Hollande.

 

Katainen, tutti vogliamo evitare scenario peggiore
  - "La lettera all'Italia è lì e tutti vedono quali sono le nostre preoccupazioni. Sull'Italia ancora non abbiamo deciso, stiamo negoziando. Tutti vogliamo evitare il peggior scenario possibile": così il commissario agli affari economici Jyrki Katainen a margine del convegno East Forum.

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