Si è riunito stamattina il
Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale dei mari
Tirreno meridionale e Ionio, presieduto da Andrea Agostinelli e
guidato dal segretario generale Alessandro Guerri. Al centro
della discussione gli elementi che definiscono la politica
dell'Ente adottata per garantire un ulteriore sviluppo dei porti
interni alla propria circoscrizione.
La riunione, è scritto in una nota, è stata aperta con
l'illustrazione e, quindi, la relativa adozione all'unanimità
dell'Atf (Adeguamento tecnico funzionale) al Piano regolatore
del Porto di Gioia Tauro, già approvato dal Consiglio superiore
dei Lavori pubblici. Al suo interno alcune modifiche non
sostanziali che, per la loro natura, non comportano "variante"
al Piano regolatore portuale ma che incidono sul perseguimento
di specifici obiettivi. "In particolare - è scritto nella nota -
l'adeguamento tecnico funzionale si è reso necessario per
offrire allo scalo portuale una maggiore e uniforme profondità
dei fondali lungo l'intero canale, finalizzata ad ampliare la
competitività del porto, primo scalo di transhipment d'Italia e
tra i principali delle rotte transoceaniche interne al circuito
internazionale del Mediterraneo. Attraverso l'adozione dell'Atf
si potrà, così, procedere ad avviare i lavori di consolidamento
e di approfondimento del canale portuale a 18 metri anche nel
tratto A, che ha una lunghezza di 783 metri, nel tratto B (457
metri) e nel tratto C (645 metri), che al momento hanno quota 16
metri".
Tra gli altri punti all'ordine del giorno, la determinazione
del numero massimo di autorizzazioni dell'attività di impresa
portuale per lo svolgimento di operazioni e servizi portuali
negli scali di competenza.
L'organismo è poi passato all'approvazione dei Piani
d'Impresa che, annualmente, vede l'Ente impegnato nella verifica
dei report presentati dalle imprese portuali chiamate a
rispettare il raggiungimento degli obiettivi indicati nei propri
piani d'impresa al momento della richiesta di autorizzazione
all'esercizio. È stata, quindi, ratificata all'unanimità la
variazione, adottata in via d'urgenza, del Bilancio 2023 che ha
adeguato in aumento alcune voci di entrata e di spesa. "Tra
queste - è scritto nella nota - al capitolo entrate spicca
l'aumento di 7 milioni di euro relativo agli introiti derivanti
dalle tasse d'ancoraggio, mentre tra le voci di spesa, in
particolare, la destinazione di un plafond di 1,5 milioni di
euro al rimborso delle tasse d'ancoraggio, che rappresenta un
importante strumento per rendere concorrenziale il porto di
Gioia Tauro, soprattutto, alla luce delle direttive europee e
della crisi del Mar Rosso".
Al punto relativo alle richieste concessorie, in particolare,
è stato autorizzato all'unanimità il rilascio di concessione
demaniale in ampliamento dell'azienda Fom, nel porto di
Corigliano Calabro, per l'uso dello specchio acqueo adiacente il
manufatto dell'ex Lega Navale, già in sua concessione, per lo
sviluppo della sua attività produttiva di nautica da diporto.
A conclusione della riunione Agostinelli ha evidenziato le
linee di programmazione adottate dall'Ente che, nello specifico,
hanno determinato il completo banchinamento del porto di Gioia
Tauro, al fine di garantire maggiore crescita e competitività
allo scalo. A tale proposito, Agostinelli si è soffermato sul
completamento della banchina di ponente del porto di Gioia
Tauro, funzionale alla diversificazione dell'offerta dei servizi
portuali offerti, che a breve sarà inaugurata, e agli interventi
di approfondimento a 18 metri dell'intero canale portuale.
Tra gli altri lavori di particolare rilievo, Agostinelli ha
altresì sottolineato, ponendo nuovamente l'accento sul porto di
Corigliano Calabro, la recente sottoscrizione dell'atto di
sottomissione e l'autorizzazione Zes unica alla richiesta della
società "Baker Hughes - Nuovo Pignone" per dare inizio ad una
grande realtà imprenditoriale nel porto di Corigliano Calabro
che assicurerà la rinascita dello scalo e porterà sviluppo ed
economia nel territorio della Sibaritide.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA