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Naufragio: appello, si crei una "Mare Nostrum" europea

Naufragio: appello, si crei una "Mare Nostrum" europea

Lo lancia coordinamento associazioni società civile

ROMA, 21 aprile 2015, 18:36

Redazione ANSA

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Arrivo nel porto di Catania dei sopravvissuti al naufragio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Arrivo nel porto di Catania dei sopravvissuti al naufragio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Arrivo nel porto di Catania dei sopravvissuti al naufragio - RIPRODUZIONE RISERVATA

"L'ennesima mostruosa strage nella notte tra sabato e domenica deve rappresentare uno spartiacque tra ciò che è stato e ciò che non potrà più essere". Lo afferma un coordinamento di associazioni della società civile ricordando alcuni numeri: oltre 1600 vittime dall'inizio dell'anno, tra i 15 mila e 25 mila i migranti morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo dal 1998.

Il coordinamento - del quale fanno parte Oxfam Italia, Concord Italia, Save the Children, Aoi, Arci, Focsiv, Cospe e Cocis - rivolge quindi un appello al Governo italiano e all'Unione Europea affinché venga creata una "Mare Nostrum" europea con il mandato del soccorso e della protezione dei migranti in mare.

Le associazioni chiedono, inoltre, di "gestire e rendere concretamente possibile" il processo di reinsediamento per i beneficiari di protezione internazionale; sospendere per almeno 12 mesi il Regolamento di Dublino "che, obbligando i migranti a richiedere asilo nel Paese di arrivo, genera squilibri e prolunga il calvario dei richiedenti asilo anche dentro le frontiere europee"; legare i processi di migrazione a programmi di cooperazione internazionale e con lo sviluppo dei Paesi di origine e transito attraverso accordi internazionali; costruire "una nuova narrativa rispetto al fenomeno migratorio che consenta un dibattito pubblico serio, basato sulla conoscenza dei dati reali, smascherando, di fronte a un problema drammatico e complesso, il prevalere di speculazioni propagandistiche e di strumentalizzazioni elettorali, che hanno ormai influenzato gravemente l'opinione pubblica".

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