Salvataggio, cure e liberazione.
Questa volta la protagonista è Nicoletta. Tartaruga caretta
caretta che, dopo essere stata recuperata, nelle acque al largo
di Alghero, è stata liberata nel golfo di Tramariglio. Azione
coordinata dalla Rete regionale per la conservazione della fauna
marina in collaborazione con l'Area marina protetta Capo Caccia
Isola Piana e il Parco dell'Asinara
E' sempre la plastica uno dei peggiori killer della natura.
Coste e fondali sempre più invasi vengono danneggiati
permanentemente da tale presenza che, come purtroppo accade,
diventa pure un fattore mortale per la fauna marina.
Fortunatamente, l'intervento repentino e congiunto degli attori
in campo, questa volta, come diverse altre, ha scongiurato il
peggio.
Il 20 marzo scorso nelle acque di Capo Caccia, il diportista
Dario Bernardi ha recuperato un giovane esemplare di Caretta
caretta dopo averla avvistata in stato di galleggiamento con
evidenti difficoltà ad immergersi a causa di uno stato di
costipazione intestinale dovuto all'ingestione di materiale
plastico. In seguito alla segnalazione del ritrovamento alla
Capitaneria di Porto di Alghero, il referente dell'AMP Capo
Caccia - Isola Piana (nodo della Rete Regionale della protezione
della Fauna Marina in difficoltà) Alberto Ruiu insieme alle
responsabili del centro Crama del Parco dell'Asinara Laura
Pireddu, Valeria Sanna e Michela Zappata, hanno permesso il
recupero e l'ospedalizzazione degli esemplari nel centro di La
Reale.
Un percorso di salvataggio guidato dalla Rete regionale per
la conservazione della fauna marina, coordinata dalla
Responsabile Ing. Elisa Mocci, che sovrintende tutte le attività
di salvataggio e rilascio a livello regionale. Rete Regionale
che ha operato, come sempre in questi casi, con gli organi di
vigilanza come la Guardia Costiera e il Corpo Forestale a difesa
delle tartarughe marine e dei cetacei con, in prima linea le
aree protette, in questo caso quella di Capo Caccia - Isola
Piana e il Parco Nazionale dell'Asinara.
Dopo il salvataggio e il periodo di cura, la tartaruga, a cui
gli è stato affibbiato il nome di Nicoletta, in buon stato di
nutrizione, di 7.5 chili di peso,e dopo circa un mese di cure
presso il CRTM dell'Osservatorio del mare, nella località di
Cala Reale sull'isola dell'Asinara, è stata rimessa nella
condizione per ritornare in mare.
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