"Gli operatori immobiliari in parte
stanno già decidendo che non si riesce ad investire a Milano.
Questa non vuole essere un'accusa ma una constatazione e lo
stiamo già vedendo dagli oneri di urbanizzazione che stanno
scendendo moltissimo". Lo spiega il sindaco di Milano Giuseppe
Sala commentando i risvolti delle inchieste sulla Procura su
presunti abusi edilizi su cui ieri c'è stato un ennesimo
sviluppo, con il sequestro in via Lepontina su cui il gip ha
avuto parole dure, parlando di violazione "dell'abc dei principi
costituzionali".
"La situazione é complessa ed è inutile negarlo. Non stiamo
parlando in questi anni di un'applicazione superficiale delle
regole da parte nostra e degli uffici ma di qualcosa che noi
abbiamo voluto, cioè di estrema consapevolezza. Non stiamo
parlando di interessi personali da parte di nessuno - prosegue a
margine dell'evento Innovation Days Lombardia promosso dal Sole
24 Ore -. Stiamo parlando di una interpretazione di quello che
sono le regole: io continuo a essere convinto che noi abbiamo
fatto quello che ritenevamo giusto".
"Al di là del singolo caso é chiaro che questo apre un
problema politico molto importante, perché se così non fosse é
chiaro che si mette in discussione la nostra azione anche
politica - aggiunge -. Io non mi sento di commentare il singolo
caso ma é chiaro che la situazione è estremamente complessa e
apre scenari che non riusciamo ancora a definire".
A chi gli chiede se il decreto che aveva annunciato il
ministro Matteo Salvini potrebbe essere una soluzione Sala
spiega che "non si capisce quando questo potrà avvenire in ogni
caso é chiaro che sarebbe auspicabile che sia qualcosa che nasce
da una riflessione generale, in cui anche la procura possa
essere coinvolta - conclude -. Non credo che colpi di mano
possano essere utili ma una soluzione va trovata. Certamente
guardo con interesse a quello che sta facendo il governo".
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