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Scala: tutta la stagione dalla A alla Z

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Scala: tutta la stagione dalla A alla Z

In cartellone 17 opere, 8 balletti e festival delle orchestre

MILANO, 17 giugno 2014, 16:01

Redazione ANSA

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 Dalla A di Aida - che debutterà a febbraio - alla Z dell'ètoile Svetlana Zakharova: la prossima stagione della Scala di Milano copre l'intero alfabeto, grazie a un cartellone maxi con 17 opere, 7 balletti e una trentina fra recital e concerti, incluso un festival internazionale delle orchestre durante i sei mesi di Expo.


    Opere: ad aprire la stagione il 7 dicembre sarà il Fidelio di Beethoven con la regia di Deborah Warner diretto da Daniel Barenboim, che con questo titolo termina il suo incarico di direttore musicale della Scala. Segue Die Soldaten di Bernd Alois Zimmermann, una coproduzione decisa dal sovrintendente uscente Stéphane Lissner con il festival di Salisburgo.


    L'incoronazione di Poppea diretta da Rinaldo Alessandrini chiuderà il ciclo dedicato a Claudio Monteverdi con la regia di Robert Wilson e darà l'avvio a un progetto dedicato al barocco del futuro sovrintendente Alexander Pereira con un'orchestra scaligera che usa strumenti antichi.
    A febbraio debutterà l'Aida con la regia di Peter Stein e la direzione di Loren Maazel. E poi toccherà al Lucio Silla di Mozart (una delle opere acquistati da Salisburgo da Pereira, mentre era solo consulente alla Scala, che gli sono costate l'accorciamento del contratto). A marzo (con un ritorno a giugno) andrà in scena la Carmen con la regia di Emma Dante che ha aperto la stagione nel 2008.


    La stagione di Expo si aprirà il primo maggio (sindacati permettendo) con la Turandot nella versione con il finale di Luciano Berio diretta da Riccardo Chailly, che dal prossimo primo gennaio sarà direttore principale a Milano. Seguirà la prima mondiale di C02, l'opera tratta da 'Una scomoda verità' di Al Gore, che la Scala ha commissionato a Giorgio Battistelli e che avrà la regia di Robert Carsen. Poi toccherà alla Lucia di Lammermoor diretta da Stefano Ranzani con Diana Damrau; Cavalleria rusticana e Pagliacci nell'allestimento di Mario Martone con Elina Garanca e Jonas Kaufmann, e Tosca con Roberto Alagna, Otello di Rossini diretto da John Elliot Gardiner con le scene di Anselm Kiefer, artista che ha esposto anche al Guggenheim di Bilbao e al Grand Palais a Parigi. Al Barbiere di Siviglia con i giovani dell'Accademia della Scala (e la partecipazione come artisti-insegnanti di Ruggero Raimondi e Leo Nucci) farà seguito la Bohème di Zeffirelli con Gustavo Dudamel a dirigere l'orchestra giovanile Bolivar, L'Elisir d'amore diretto da Nello Santi e il Falstaff con Daniele Gatti. A chiudere la stagione (e anche Expo) sarà Fin de partie, opera prima di Gyorgy Kurtag che debutterà al festival di Salisburgo la prossima estate.


    Il primo balletto della stagione sarà lo Schiaccianoci con la coreografia di Nacho Duato con Roberto Bolle, seguiranno 'Cello suites in den Winden im Nichts', uno spettacolo dell'Accademia, Giselle con Zakharova e Bolle, Excelsior, La Bella addormentata, un Gala di stelle e L'histoire de Manon.


    I concerti includono una Missa solemnis di Beethoven diretta da Philippe Jordan come concerto di Natale (ma ci sarò anche un appuntamento con canzoni tipiche natalizie), un ciclo Schubert eseguito al pianoforte da Barenboim, appuntamenti con la Gewandhausorchester di Lipsia, la London Philarmonic e un festival di orchestre internazionali che porterà a Milano con 17 appuntamenti aperto il 2 maggio dai Berliner diretti da Simon Rattle (che Lissner rimpiangeva di non essere riuscito a portare a Milano), a cui parteciperanno fra gli altri la Bolivar, la Filarmonica della Scala, i Wiener, l'orchestra di Santa Cecilia diretta da Pappano e un 'gala' di fine Expo dedicato a Vivaldi che segna il ritorno a Milano di Cecilia Bartoli.

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