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Via libera alla bozza del decreto sugli autovelox

Via libera alla bozza del decreto sugli autovelox

Salvini soddisfatto, regole stringenti sul loro collocamento

ROMA, 21 marzo 2024, 19:22

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

 Approvata in Conferenza Stato - Città la bozza del decreto autovelox, che disciplina le modalità di collocazione e uso dei dispositivi di rilevamento a distanza dei limiti di velocità di cui all'articolo 142 del Codice della strada. L'obiettivo è garantirne un utilizzo conforme a esigenze di sicurezza della circolazione, prevenzione degli incidenti e tutela degli utenti della strada. Lo rende noto il Mit, spiegando che "la nuova disciplina si applica alle postazioni fisse, mobili o a bordo di veicoli in movimento e nei casi in cui non è possibile effettuare la contestazione immediata delle violazioni".
Inoltre sono dettate "regole stringenti" sul collocamento degli autovelox. Potranno essere posizionati in aree ad elevato livello di incidentalità, documentata impossibilità o difficoltà di procedere alla contestazione immediata sulla base delle condizioni strutturali; dove il limite di velocità individuato non sia inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello massimo generalizzato, salvo specifiche e motivate deroghe. Ad esempio, sulle strade extraurbane principali, dove è previsto un limite di 110 km/h, il dispositivo può essere utilizzato solo se il limite di velocità è fissato ad almeno 90 km/h, ma non per limiti inferiori. In ambito urbano, non è possibile sanzionare per limiti di velocità inferiori a 50 km/h con le modalità previste dal decreto, essendo necessaria in tali casi la contestazione immediata; per le strade extraurbane deve intercorrere una distanza di almeno un chilometro tra il segnale che impone il limite di velocità e il dispositivo. 

 "Nessuno - dice Salvini circa il nuovo codice della strada - può accusarci di aver fatto le cose in fretta o sulla base di posizioni non condivise. Il provvedimento è il risultato di un lavoro che dura da mesi e ha coinvolto più di 100 realtà associative di settore e un quarto delle loro proposte sono state recepite", ha sottolineato il ministro.  "L'ideologia che prevede il dilagare di ztl e zone a 30Km/h penalizzanti per lavoratrici e lavoratori e autovelox installati in ogni dove, non per sicurezza ma per fare cassa poco hanno a che fare con la sicurezza stradale, quindi buonsenso e concretezza senza ideologia" ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, sottolineando che nel nuovo codice della strada si "interviene sia sulle sanzioni che sulla prevenzione". 


"Sono contento che la Camera ha concluso i lavori per l'approvazione del ddl sulla sicurezza stradale esaminando tutti gli emendamenti, rimangono solo gli ordini del giorno", ha concluso Salvini.  
    "Siamo ad una svolta storica sull'utilizzo degli autovelox.
    L'approvazione da parte della Conferenza Stato-città e autonomie locali dello schema di decreto emanato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il ministero degli Interni, rappresenta un traguardo atteso da anni sulla regolamentazione delle modalità di installazione dei dispositivi di rilevamento della velocità. Con questo provvedimento possiamo affermare, per la prima volta, un principio basilare: gli autovelox non dovranno mai più essere utilizzati come bancomat, ma per garantire la sicurezza dei cittadini". Così il sottosegretario di Stato al Mit, Tullio Ferrante, in una nota.
    "Il decreto che ha avuto il via libera di Comuni e Province, ed ora è alla firma dei Ministri competenti - aggiunge - attua le disposizioni in materia di sicurezza stradale della legge 120 del 2010, approvata durante l'ultimo governo Berlusconi, portando così a compimento una lunga battaglia che ha visto costantemente impegnata Forza Italia e tutto il centrodestra.
    Grazie a questo provvedimento, le modalità di utilizzo degli autovelox dovranno rispondere alle esigenze di sicurezza della circolazione, con l'obiettivo di prevenire gli incidenti e tutelare i cittadini. A tal fine gli autovelox potranno essere utilizzati solo in presenza di un elevato livello di incidentalità e dell'impossibilità documentata di poter procedere alla contestazione immediata, di una lunghezza minima dei tratti stradali su cui installare i dispositivi, nonché di una distanza minima tra i medesimi, e del limite di velocità individuato che non dovrà essere inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello massimo generalizzato per la specifica strada", ha spiegato il sottosegretario.
   

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