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In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
"Oggi in Campania partiamo con un
percorso di assemblee generali allargate alle categorie di tutte
le Camere del Lavoro. Abbiamo due mesi di attività tra
manifestazioni e preparazione dei referendum. C'è un quadro
politico in cui il governo sta andando avanti a colpi di fiducia
facendo propaganda e legiferando con lo strumento della delega
su temi importanti come il fisco e il lavoro. Non si parla più
nel dibattito politico di salario minimo e di rappresentanza nel
mondo del lavoro, anche nell'opposizione che in questo momento è
in affanno a trovare un equilibrio". Così il segretario generale
Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo
all'assemblea generale delle categorie e della Camera del Lavoro
di Caserta alla presenza della segretaria confederale Cgil
nazionale, Daniela Barbaresi.
Il sindacato si prepara a due mesi intensi, una primavera
calda di scioperi e mobilitazioni che si concluderanno proprio a
Napoli, il prossimo 25 maggio, con una manifestazione nazionale
contro autonomia differenziata e premierato, difesa della
Costituzione. Si parte l'11 aprile con lo sciopero di 4 ore dei
settori privati e di 8 ore nell'edilizia insieme alla Uil, che
in Campania si articolerà con presidi territoriali nei cinque
capoluoghi di provincia.
"In Campania - ha ricordato Ricci - ci sono già stati 26
morti sul lavoro, la metà di quelli registrati in Italia. Di
fronte a questa strage, questa patente a punti è un mercimonio
della vita di lavoratrici e lavoratori: non si può barattare la
vita umana con dei corsi di formazione".
Il 20 aprile poi a Roma ci sarà la manifestazione nazionale
su salute e sicurezza, per un fisco equo, per i salari, sanità.
Un tema, quest'ultimo, su cui ha ricordato il segretario
generale "la Regione Campania non solo non ha un assessore alla
Sanità, ma decide tutto da sola senza alcuna interlocuzione con
le organizzazioni sindacali su questioni importanti per i
cittadini come la medicina territoriale, dove le risorse sono
sempre più insufficienti anche alla luce del blocco dei fondi
oltre a quelli dello sviluppo e coesione. Stiamo parlando di
miliardi di euro. Il Governo deve sbloccare questa partita".
Il sindacato sarà mobilitato in Campania per la raccolta
firme a sostegno dei 4 quesiti referendari che la Cgil ha
proposto su precarietà, appalti e licenziamenti. "Avremo 90
giorni di tempo per raccogliere 500mila firme necessarie per la
presentazione dei quesiti alla Corte Costituzionale. Saremo
mobilitati nei luoghi di lavoro, con i gazebo, con iniziative
pubbliche per spiegare a cittadini e cittadine le ragioni che ci
hanno portato ad intraprendere questa strada. La coincidenza con
la campagna elettorale per le Europee sarà - ha concluso Ricci -
un'occasione positiva per promuovere i nostri quesiti nel
dibattito politico".
In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
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