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Lazio, l’impegno della Regione contro il virus sinciziale

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Lazio, l’impegno della Regione contro il virus sinciziale

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In collaborazione con Consiglio regionale del Lazio

14 marzo 2024, 17:45

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'Infezioni da RSV - nuovi strumenti per la tutela della salute dei bambini ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

'Infezioni da RSV - nuovi strumenti per la tutela della salute dei bambini ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
'Infezioni da RSV - nuovi strumenti per la tutela della salute dei bambini ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Consiglio regionale del Lazio

La bronchiolite, causata dal virus respiratorio sinciziale, è statisticamente causa in Italia di 16 decessi l’anno e di oltre 15.000 ricoveri. Nel 70% dei casi è l’inizio di problemi che non abbandoneranno più chi ne è colpito, neppure in età adulta. Il modo per evitare tutto questo c’è: si tratta di programmare, organizzare e dotare il sistema sanitario dei farmaci giusti da offrire a ogni paziente, anche in considerazione di un nuovo anticorpo monoclonale a disposizione. Di questo si è discusso in sala “Mechelli” della Regione Lazio nel corso del convegno “Infezioni da RSV: nuovi strumenti per la tutela della salute dei bambini”. Da tutti i presenti è scaturita una richiesta di impegno alle istituzioni presenti per velocizzare il processo di programmazione della profilassi regionale. “Non ci sono governo ed opposizione quando si parla di salute” ha dichiarato il Consigliere Mario Luciano Crea Presidente della V commissione “di fronte alla prevenzione dobbiamo andare in un’unica direzione soprattutto quando si parla della salute dei bambini sostenendo con forza il personale sanitario che si impegna giornalmente per garantirla”. “Massima disponibilità a garantire il diritto alla salute delle bambine e dei bambini di Roma e del Lazio, in primis dei più fragili- ha aggiunto la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia-. Per dare risposte concrete, come Regione dobbiamo definire il perimetro di fattibilità: nel Lazio infatti abbiamo circa 37mila neonati l'anno, ovvero 3mila al mese e, calcolando che le ultime monoclonali approvate in Aifa hanno un costo di circa 216 euro a dose, l’investimento sarebbe di circa 8 milioni euro l’anno, solo per l’acquisto del farmaco a cui vanno aggiunti i costi del personale sanitario che dovrà somministrare il farmaco: non dimentichiamoci infatti che oggi il Lazio, secondo i dati della Fondazione Gimbe, se prosegue di questo passo, nel 2025 sarà la regione d’Italia con meno medici di base e pediatri di libera scelta. Una carenza d’organico tangibile per chi vive sul territorio e che va colmata al più presto per garantire un accesso equo alle cure”. Il presidente della XII Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale del Lazio Nazzareno Neri ha evidenziato che “i numeri sono impietosi, per questo la risposta della Regione Lazio dovrà essere molto strutturata. Come Consigliere regionale del Lazio posso dire che “la Regione Lazio c’è e ci sarà, accanto ai suoi cittadini”. E se Edy Palazzi Vice Presidente della V commissione ha messo in rilievo che “la bronchiolite è una malattia respiratoria potenzialmente molto grave per i nostri bimbi e quindi ora che esiste un nuovo anticorpo monolocale che previene di ammalarsi la politica della Regione Lazio deve valutare subito” , Marika Rotondi Presidente Commissione speciale Semplificazione amministrativa, ha puntualizzato che “occorre comunicare correttamente sul territorio affinché le famiglie siano messe al corrente di questa importante opportunità”. “Quello di oggi non è solo un focus di rilevante interesse medico-scientifico ma rafforza, attraverso un tavolo allargato di confronto, l'approccio metodologico necessario affinché la Regione Lazio condivida strategie ed obiettivi, come quello dell'utilizzo dell'anticorpo monoclonale, per contrastare il virus sinciziale respiratorio e le sue complicanze, tra cui la temuta bronchiolite- ha evidenziato la Consigliera Alessia Savo presidente della VII Commissione-. Faremo il massimo per accogliere le istanze dei clinici nei tempi corretti”. “Il ruolo della politica -ha concluso Giorgio Simeoni, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale del Lazio, Presidente della commissione Speciale Giubileo- è quello di accompagnare di ascoltare e di mettersi a disposizione dei tanti medici e associazioni che si stanno dando da fare a favore di una prevenzione che diventa sempre più fondamentale anche nel caso dell’RSV. Dobbiamo trovare i fondi per aiutare questi straordinari protagonisti che ci stanno riaccendendo la speranza. Non è una questione di maggioranza e opposizione siamo al loro fianco come istituzioni”. 

ANSAcom - In collaborazione con Consiglio regionale del Lazio

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