Luci, voci, colori, la vita quotidiana e gli imponenti monumenti di una città che di giorno splendeva del bianco dei marmi e la sera era rischiarata dalle torce: tutto come 2000 anni fa. La Roma imperiale torna a vivere con il progetto 'Foro di Augusto - 2000 anni dopo', presentato ieri sera in anteprima in occasione del 2767/o Natale di Roma. Fino al 21 ottobre la 'magia tecnologica' realizzata da Piero Angela e Paco Lanciano si ripeterà tutte le sere, alle 21, alle 22 e alle 23 (15 e 10 euro i biglietti).
Grazie a un sofisticato sistema di proiettori le rovine ridiventano pareti, le colonne tornano a svettare altissime mentre i riflettori tracciano i contorni degli antichi edifici, in particolare l'immenso tempio al centro della piazza circondata da portici, svelando dettagli e colori oggi perduti. Il tutto descritto in cuffia da una voce narrante in sei lingue (in italiano quella familiare dello stesso Angela). Il progetto, promosso da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e prodotto da Zètema, rientra nelle celebrazioni per il bimillenario della morte di Augusto (19 agosto 14 d.C.).
E Augusto, grazie alle avanzatissime tecnologie utilizzate nel progetto, sembra ancora poter camminare tra noi in una Roma che forse, ha affermato Piero Angela, "tanto diversa non è: qui nel Foro - ha spiegato il decano dei divulgatori italiani - venivano i giovani, per informarsi c'erano gli 'acta diurna', i 'giornali' dell'epoca. E poi c'erano tante persone che accorrevano per i processi: magistrati, avvocati, testimoni a pagamento, 'avvocaticchi' che cercavano di abbordare gli ingenui venuti dalla provincia". Ma è anche una Roma potente e cosmopolita quella che emerge letteralmente dalle pietre dei Fori: "Era la New York del tempo, capitale della tecnologia e dello spettacolo - ha detto ancora il giornalista - oltre che una potenza militare che andava dall'Inghilterra all'Iraq". E che si glorificava nei suoi Fori, dove troneggiavano statue colossali e muri alti come palazzi di 11 piani e ancora in piedi nel 2014. Un viaggio che tocca anche i momenti della decadenza della città, quando tra le rovine pascolavano gli animali, e le statue venivano usate per fare calcina. Soddisfatto il sindaco Ignazio Marino: "E' un modo straordinario per fare gli auguri a questa città - ha commentato - Celebriamo oggi i suoi 2767 anni con un evento che è un sogno. Io ho desiderato fin dall'inizio ciò che tutto il mondo chiede: vivere i Fori anche di notte. E' incredibile avere questo patrimonio e non poterlo valorizzare anche la notte, come fanno altri Paesi per luoghi che hanno meno storia della nostra Roma".
E non ci si fermerà qui: "Anche oggi - ha spiegato il sindaco - ho sentito il ministro Dario Franceschini, che come me è molto determinato ad allargare un esperimento come questo al resto dei Fori", anche nelle aree direttamente di competenza del ministero. Sullo sfondo, il sogno "del parco archeologico più grande del mondo", che arrivi fino all'Appia Antica. L'idea è anche quella di creare un "circolo virtuoso" con le strutture museali già attive, ha aggiunto l'assessore alla Cultura Flavia Barca: già oggi, ha spiegato, i Fori e i Musei Capitolini hanno registrato un +50 per cento negli accessi.
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