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Verona-Chievo 0-1, gol di Paloschi

Il tecnico del Verona,dobbiamo allontanare la zona retrocessione

Il derby di Verona tra Hellas e Chievo è una brutta partita (LA CRONACA), giocata su un campo indurito dalla brina che per la squadra di 'casa' diventa un'autentica beffa con una sconfitta dovuta ad una rete decisiva viziata da una posizione di fuorigioco di Paloschi, autore del gol sul cross di Zukanovic. Un'episodio che ha deciso una gara senza sussulti, con tante palle lunghe ed errori nel tocco e nei passaggi su entrambi i fronti.

Due squadre che si temono e che sentono il match che complice il terreno di gioco difficile non sono riuscite ad imbastire trame di gioco accettabili. Proprio prevedendo l'accaduto con ogni probabilità Mandorlini avrà pensato nello schierare un Verona con più peso specifico e centimetri inserendo in attacco Nenè al posto di Nico Lopez e insistendo con il 5-3-2. Maran non era invece in vena di sorprese e si è affidato al 4-4-2. Verona-Chievo è una gara tattica. Due squadre che prima di offendere stanno attente a non offrire il fianco agli attacchi avversari. Il gioco del Verona si basa sulla palla per Toni, bravo come sempre nel difendere palla e nel fare spazio. Il Chievo in avanti prova a innescare Meggiorini sempre mobile e volenteroso. Ma la partita non decolla, le emozioni non arrivano, le stesse conclusioni in porta si contano su una mano. E' una partita tesa, spezzettata, sulla quale il campo da' l'impressione di incidere notevolmente.

Nella ripresa il canovaccio tattico rimane invariato. Meggiorini ci prova, Benussi respinge con prontezza. Sull'altro fronte Nenè prende l'ascensore per colpire di testa, ma la conclusione dell'attaccante brasiliano passa sopra la traversa di Bizzarri. I due tecnici provano ad inserire forze fresche, ma i cambi non mutano di una virgola l'andamento del match che si trascina stancamente verso un pareggio senza reti né emozioni. Ma l'episodio arriva al 36' di una ripresa ancora più brutta della prima frazione. Lo scambio Hetemaj-Zukanovic è pregevole, il traversone è bello come l'anticipo di Paloschi che brucia tutti anche perché parte da posizione irregolare. E' il gol che decide un derby brutto e che solleva il Chievo dalle acque pericolose della zona retrocessione. Per un Verona un Natale amaro e un dolce natalizio, il pandoro, che rimarrà a lungo sullo stomaco dei ragazzi di Mandorlini.

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