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F1, Maroni assicura: 'Monza al 99,9% è salva'

L'annuncio dopo un incontro con Ecclestone. Marchionne: "Evitare addio a Gp"

Il Gp di Monza dovrebbe essere 'salvo'. Lo ha fatto sapere il governatore della Lombardia Roberto Maroni dopo un incontro con il patron della Formula Uno Bernie Ecclestone.

Maroni, Monza al 99% salva - ''Al 99,9 % Monza è salva'': lo ha annunciato il presidente della Lombardia Roberto Maroni dopo una riunione con il patron della F1 Bernie Ecclestone e i vertici dell'Autodromo sul futuro del Gp d'Italia. ''Abbiamo sgombrato il campo da quello che temevo fosse un pregiudizio verso Monza - ha detto - ora abbiamo 3 mesi per trovare le risorse''.

''E' una cosa da evitare, cerchiamo di non arrivarci'': il presidente della Ferrari Sergio Marchionne risponde così a chi domanda se l'addio della Formula uno a Monza sarebbe uno sgarbo alla casa di Maranello. ''Non possiamo entrare nella negoziazione - ha aggiunto - faremo del nostro meglio per salvaguardare l'interesse del circuito''.

Ecclestone gela Monza, il rinnovo è improbabile
di Paolo Cappelleri

Il futuro del Gp di Monza è legato ai 10 milioni di euro che ballano fra le richieste della Formula 1 e l'offerta degli organizzatori per rinnovare il contratto in scadenza nel 2016. Un'eventualità improbabile al momento, secondo Bernie Ecclestone, che del Circus è il patron, e ha ribadito le proprie pretese non appena ha messo piede nel paddock, dove ha avuto un primo incontro con i vertici dell'autodromo brianzolo e dove domenica vedrà anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il governatore della Lombardia Roberto Maroni. Proprio il premier, giorni fa, ha lanciato un avvertimento: "Giù le mani da Monza, la Formula1 sta in piedi non solo per i soldi ma anche per i simboli". Ma Ecclestone sembra vederla diversamente, e lo ha dimostrato eliminando quest'anno dal calendario un altro storico circuito, quello tedesco di Hockenheim.

Una corsa che con "Monza, Spa, Silverstone e Monaco rappresenta l'essenza della Formula1", per dirla con il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene, secondo cui "se perdi le radici perdi te stesso. Ma - ha voluto precisare - negoziare con Bernie non è compito della Ferrari". La trattativa è nel vivo, e difficilmente nel fine settimana arriverà una svolta. "Il fatto è che noi abbiamo qualcosa da vendere, devono decidere se sono interessati a comprarlo" ha sintetizzato il patron della Formula1, 85 anni a ottobre, che ieri - creando non poca sorpresa nel paddock - è intervenuto con un comunicato per confermare la fiducia a Pirelli dopo il caso dei guasti delle gomme a Spa (a Monza, secondo rumors, avrebbe anche incontrato i principali piloti esortandoli ad affrontare il tema nelle sedi opportune) e oggi non ha dato altrettante certezze al circuito brianzolo. Anzi, ha lasciato intendere che il rinnovo del contratto è improbabile. "Al momento direi di sì - ha spiegato ad Autosport - sulla base del fatto che non vogliono pagare. Il prezzo che chiediamo è lo stesso che pagano gli altri organizzatori europei, non dovrebbe essere un dramma ma non sono in grado di chiudere, probabilmente per molte ragioni".

Il prezzo è circa 25 milioni di euro all'anno. E, anche se domenica oltre a Renzi ci saranno l'ad di Fca Sergio Marchionne e il presidente del Coni Giovanni Malagò a rinforzare il fronte pro-Monza, sarà dura convincere Ecclestone con altri argomenti. "Lui conosce una sola leva, quella economica - ha ammesso Angelo Sticchi Damiani, il presidente dell'Aci che con Sias gestisce l'autodromo -. E' un uomo pratico, ha la responsabilità di portare avanti il Circus, che costa molto, e deve raggiungere certi obiettivi. Quindi vuole arrivare a quella cifra che ha in testa". Luca Cordero di Montezemolo, uno che quando era presidente della Ferrari ha sperimentato gli spigoli di Ecclestone, si esprime fra ottimismo e realismo: "nella maniera più assoluta" quello del 2016 può essere l'ultimo Gp di Monza, "ma Monza deve rendersi conto che deve fare quello che è necessario. Vedrete che non ci saranno problemi".

Renzi in pista per Gp

La sfida della Ferrari alle super Mercedes ma soprattutto quella dell'Italia a Bernie Ecclestone per convincerlo a confermare il Gran Premio d'Italia a Monza dal 2017 in poi. Alla viglia dall'accensione dei motori sul circuito brianzolo con le prime prove libere, a tenere banco è la trattativa con il patron della Formula 1 che da tempo minaccia di togliere dal calendario il Gp del Bel Paese se non saranno esaudite per filo e per segno le sue richieste economiche. Una eventualità contro la quale si sta mobilitando anche la politica con la presa di posizione - nei giorni scorsi - del presidente del Consiglio Matteo Renzi: ''giù le mani da Monza, glielo diremo a Ecclestone - le parole del premier farà tappa al circuito brianzolo questo weekend prima di chiudere la Festa dell'Unità a Milano - la Formula Uno sta in piedi non solo per i soldi ma anche per i simboli".

Un affondo quello di Renzi salutato con favore dal presidente della Lombardia Roberto Maroni che ha però sottolineato come lo sforzo economico per mantenere il Gp di Monza dov'è sia tutto della Regione e non dell'Esecutivo. "Se anche il Governo e Renzi cominciano a remare a favore del Gp, perché resti a Monza - ha detto Maroni, a margine di una conferenza stampa, alla Scala - io sono felice. Comunque, il governo non mette un centesimo in questa operazione, mentre la Lombardia è pronta a mettere 70 milioni in 10 anni, a condizione che il Gp resti a Monza. Domenica vedremo se questa operazione si può fare". Per trovare una soluzione a favore del Gran Premio di Monza il presidente della Lombardia si augura che scenda in campo la Ferrari minacciando di lasciare la Formula 1 se non ci sarà il Gp in Brianza. "Se Marchionne, se la Ferrari dicesse caro Ecclestone se Monza rimane noi ci siamo. Se togli Monza dal calendario la Ferrari esce dalla Formula 1 e magari crea un circuito alternativo - ha sottolineato il governatore - il problema si risolverebbe senza tante discussioni e trattative. Purtroppo - ha concluso - la Ferrari non l'ha fatto ma quello sarebbe risolutivo. Mi auguro che lo faccia''. E intanto a Maranello sono pronti per dare il massimo nel Gp di casa che vedrà Sebastian Vettel correre per la prima volta a Monza con la Ferrari dopo aver fatto 'piangere' per anni il popolo Rosso negli anni delle sfide per il titolo con Fernando Alonso. In occasione del Gran Premio d'Italia, per la prima volta nella sua storia, la scuderia di Maranello uscirà dal circuito per andare in mezzo ai tifosi. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen insieme al Team Principal Maurizio Arrivabene incontreranno tutti i fan che vorranno partecipare domani a partire dalle 18.30 nel Parco della Villa Reale di Monza.
   

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