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Roma, bene anche in Borsa. Juve, per Prandelli serve tempo

Le scuse di Keita: 'Mi capita poche volte di perdere la palla, nel mio ruolo non si può e non si deve'

La supremazia in campo sulla Juventus ha scatenato gli entusiasmi sulla Roma anche in Borsa: il titolo, forte per tutta la prima seduta dopo la giornata di campionato, ha chiuso in rialzo di oltre il 5% a 0,619 euro dopo un massimo di giornata toccato a quota 0,637. Ma i saldi di chiusura non dicono tutto: anche gli scambi sono stati intesi (superiori a 1,2 milioni di titoli) a testimonianza di un interesse soprattutto emotivo, perché quello che conta davvero per i conti della società sono i ricavi della Champions league. Il titolo della società giallorossa è infatti ancora molto lontano dai massimi storici a 1,7 euro dell'autunno 2013 quando, come le altre società del calcio quotate, tutte molto volatili, si trovò al centro della speculazione sulle quotazioni che l'imprenditore indonesiano Thohir stava dando all'Inter acquisendone il controllo. Così come si è lontani da quota un euro, raggiunta prima dell'arrivo di Pallotta sulle voci infondate di un interessamento del finanziere Soros. Comunque, oltre ai buoni segnali sportivi, per la Roma ne vengono di confortanti dalla stessa Champions. L'esclusione della Lazio dopo la sconfitta nei preliminari dovrebbe portare nelle casse dell'A.S. Roma (come in quelle della Juventus) un'iniezione di liquidità di quasi 10 milioni per il fatto che parte dei diritti televisivi della coppa regina vengono ripartiti su base territoriale, cioè per Paese, e quindi nel caso dell'Italia tra due squadre invece che tre.

Esultanza via social per i giocatori della Roma, ma anche le scuse di Seydou Keita
, dopo la vittoria sulla Juventus per 2-1.

Il centrocampista maliano, autore dell'errore che ieri ha portato al gol della Juve che ha acceso la partita nei minuti finali col tentativo di rimonta bianconero, twitta: ''Mi capita poche volte di perdere la palla,nel mio ruolo non si può e non si deve .grande prestazione della squadra,avanti così forza ROMA''

 

 

E non va tanto per il sottile Cesare Prandelli nel fotografare lo stato di salute del pallone italiano, secondo l'ex ct dell'Italia sempre più in mano alle società a discapito della Nazionale. "C'è difficoltà a vedere un futuro per la Nazionale. Un futuro puoi vederlo quando i nostri giocatori crescono, quando hai una programmazione di 4-8 anni. Se invece i nostri ragazzi arrivano a 20 anni senza essere protagonisti in campionato allora vuol dire che qualche problema il calcio italiano ce l'ha". Per l'allenatore, poi, all'orizzonte non è in vista nessuna inversione di tendenza: "Per me non ci sarà, i club hanno troppo potere, interessi esclusivamente economici, nessuno tipo di interesse sportivo. Io sono molto pessimista. L'ho provato, sentito sulla mia pelle - spiega Prandelli ai microfoni di 'Radio anch'io Sport' -. C'è interesse solo quando si arriva a un Europeo o a un Mondiale, ma prima il cammino e la programmazione non c'è. Non c'è la voglia di risanare un calcio malato, che non produce più giocatori e si rivolge sempre di più all'estero, ma auguro a Conte di trovare maggiore collaborazione in Lega". 

IL RACCONTO - La Roma ha battuto la Juve 2-1 all'Olimpico con una partita spettacolare e il brivido finale, alla seconda giornata di campionato. I gol nel secondo tempo di Pjanic su punizione e di Dzeko, poi nei minuti finali accorcia Dybala con la Juve in 10 dal 78'. Bianconeri a zero punti dopo due partite  (VAI AL RACCONTO DELLA PARTITA)

 

Una Roma da show schianta la Juventus all'Olimpico. Il 2-1 finale, col brivido della rimonta tentata dai bianconeri, non dice tutta la differenza tra la squadra di Garcia e quella di Allegri (Tecnico bianconero: "era meglio se fischiava il rigore - VAI), alla seconda sconfitta di fila in avvio di campionato come mai le era capitato nella sua storia. Un inizio di stagione da dimenticare quella della Juventus. Dopo il ko di sette giorni fa in casa con l'Udinese, i campioni d'Italia escono sconfitti anche dalla sfida con i rivali scudetto delle ultime due stagioni. Non era mai capitato nella storia del club bianconero che la squadra cominciasse cosi' male. Ma se le statistiche sono fatte per essere smentite, succede che nella sfida tra giallorossi e bianconeri, le contendenti più accreditate per lo scudetto, che il calendario ha proposto appena alla seconda giornata di campionato, a vincere, con merito, è la Roma.

Un bel sospiro di sollievo per Rudi Garcia (Tecnico francese: "Avrei firmato con il sangue il 2-1" - VAI) che dopo il pareggio di Verona appena otto giorni fa era già sulla graticola. Deve rivedere un bel po' di cose, invece, Massimiliano Allegri, alle prese peraltro con una squadra fortemente rinnovata e con gli infortuni. Dall'altra parte, e' festa Roma. La vittoria contro i bianconeri porta la firma dei bosniaci Miralem Pjanic, a segno con una pregevole punizione a giro, e con il neo acquisto, Edin Dzeko, connazionale di Pjanic e attaccante dalle qualità indubbie con un colpo di testa che batte inesorabilmente Buffon quando i bianconeri erano già in 10 per l'espulsione (per doppia ammonizione) di Evra.

A rendere meno pesante il passivo dei bianconeri è Paulo Dybala che nel finale sfrutta al meglio un contropiede innescato da Pereyra (complice un errore a centrocampo di Keita). Ma c'è anche il colpo di reni finale di Szczesny sulla conclusione di Bonucci, a salvare il risultato incredibilmente rimesso in discussione solo nei minuti finali. (LE PAGELLE)

 

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