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Raikkonen congeda Alonso 'ok con Vettel e Arrivabene'

Ferrarista si scioglie 'con Sebastian si rema nello stesso senso'

Iceman, l'uomo di ghiaccio, si scioglie. Sarà che a breve diventerà padre, sarà che la delusione è cocente, ma è convinto che i cambiamenti in Ferrari (Vettel e Arrivabene su tutti) sono quelli giusti per riportare il team in vetta al mondo. Un congedo chirurgico quello che il finlandese, a Abu Dhabi per le Finali Mondiali che chiudono la stagione sportiva di Maranello, riserva a Fernando Alonso. Senza nominarlo mai, dice una frase con cui fa capire come lo spagnolo e lui non remassero nella stessa direzione di voga. Ed eccolo qua, il congedo col bisturi: "Con Vettel ci sarà la possibilità di lavorare nella stessa direzione. Insieme ci divertiremo". La domanda era sulla prima impressione avuta quando Vettel ha fatto la sua apparizione al box, dopo il distacco da Red Bull: "Quando ha firmato per la Ferrari eravamo già amici e lo siamo ancora. Sarà interessante lavorare insieme. C'è amicizia anche se questo non cambia l'obiettivo, riportare la Ferrari a essere competitiva. Ci stimoleremo a vicenda per andare più forte e faremo il bene della squadra. Sebastian potrà dare un contributo anche per migliorare l'atmosfera nel team e tornare in alto".

Un compito che spetta al nuovo Team Principal: "Maurizio Arrivabene, il nuovo boss del team - replica Raikkonen - è un'ottima persona. Lo conosco da un pezzo, so come lavora e so che lavorerà bene anche in Ferrari. Penso sia stata una grande scelta quella di affidargli il ruolo e grazie a lui ci saranno le condizioni per fare un grande lavoro di squadra". Iceman promuove appieno il ribaltone voluto da Sergio Marchionne. Ora si dice, voce non commentata dalla scuderia, che dopo l'addio a Montezemolo e a Mattiacci seguito al ben servito di pochi mesi prima a Domenicali e a Marmorini, che sia imminente il congedo del progettista Nichola Tombazis. "Sono molto fiducioso - dice sicuro Raikkonen commentando il disastro 2014 e i timori di un nuovo dominio Mercedes - anche se so che sulla competitività della vettura dovremo aspettare il primo test. Abbiamo le persone giuste per fare meglio il lavoro di squadra, come successe in passato. Sappiamo a che livello siamo ma non basta. L'anno scorso pensavamo di essere messi bene e solo al primo test capimmo che eravamo indietro. Aspettiamo. Sono convinto che il futuro sarà brillante, e che ritorneremo ai livelli giusti. Ma non chiedetemi quanto tempo servirà".

Quest'anno per la prima volta ha subito un pesante distacco dal compagno di squadra: "Ci sono molte ragioni per un anno difficile. Per me basta non lottare per il mondiale per dire che non è un anno positivo, figuratevi, Ho fatto anche più fatica in un anno difficile per tutto il team. Le persone che devono sapere le ragioni le sanno, e ci abbiamo lavorato. E continuiamo a farlo per riportare la Ferrari in alto". Tra qualche settimana diventerà padre: "Certo sarà un cambiamento. Il tempo me lo dirà. Ma non ho esperienza in materia. Forse è meglio che chiediate a Jimmy e a Toni (Gianmaria Bruni e Vilander, campioni del mondo del FIA World Endurance Championship con la Ferrari 458 Italia del Team AF Corse, ndr), che ne sanno di più, avendo fatto figli molto giovani". Lui è convinto di non perdere velocità, dopo.

Nuovo ribaltone in casa Ferrari in vista della stagione di Formula 1 che verrà.
Dopo gli addii a Domenicali, Montezemolo e Alonso ecco quello a Marco Mattiacci, a capo della gestione sportiva del Cavallino Rampante solo dallo scorso aprile e da oggi sostituito da Maurizio Arrivabene, uomo Philips Morris, ma da sempre nel mondo del 'Circus' che conosce come le sue tasche soprattutto per quanto riguarda gli aspetti politici. Un avvicendamento che era ormai nell'aria da due giorni in seguito alle anticipazioni della stampa tedesca e che rappresenta un altro tassello del nuovo corso a Maranello targato Sergio Marchionne con l'obiettivo di riportare la Rossa alla vittoria se non subito (''il 2015 è già andato'', ha detto a Andrea Agnelli) ma almeno nel 2016. E Arrivabene è stato individuato come l'uomo giusto per rilanciare al più presto la Ferrari che dalla prossima stagione potrà contare sul quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel per tornare a fare ''ciò per cui è stata creata: essere la migliore''.

E proprio per questo - spiega Marchionne - ''abbiamo deciso di nominare Maurizio Arrivabene perché in questo momento storico della Scuderia e della F1 abbiamo bisogno di una persona che conosca a fondo non solo la Ferrari ma anche i meccanismi di governance e i bisogni di questo sport. Maurizio - ha aggiunto il numero uno della Ferrari - ha un patrimonio di conoscenze unico perché da anni è stato veramente vicino alla Scuderia e, come membro della F1 Commission, ha ben chiaro le sfide che ci attendono. È stato una fonte costante di idee innovative volte al rinnovamento della Formula Uno''.

Per annunciare l'improvvisa rivoluzione, Marchionne ha scritto una lettera diretta ai dipendenti della Gestione Sportiva. ''Capisco la vostra delusione, alla fine di una stagione che tutti vorremmo dimenticare. Ma - scrive il presidente della Ferrari - come spesso accade nella vita, sono proprio i momenti bui quelli che ci spingono verso una fase di rinnovamento e di rinascita, perché ci costringono a trovare la forza e il coraggio per cambiare il nostro destino. Oggi noi abbiamo l'opportunità di iniziare un nuovo capitolo nella storia sportiva della Ferrari''.

Un nuovo corso che punterà in pista su Vettel e fuori su Arrivabene. ''Abbiamo scelto Sebastian Vettel - sottolinea Marchionne - un grande pilota che ha già collezionato una serie impressionante di record e ha la voglia e le capacità per continuare a dimostrare quello che vale. Crediamo sia la persona giusta per affiancare un altro grande talento, Kimi Raikkonen, che non solo ha l'esperienza e la maturità di un fuoriclasse, ma ha anche il desiderio di condividerle''. Per quanto riguarda il nuovo team principal della Ferrari - chiude Marchionne - ''io, personalmente, riconosco in Maurizio le qualità di un vero leader, una di quelle persone che si seguono per l'esempio che dà, per la serietà e l'integrità delle sue scelte, per il modello di uomo che rappresenta''.

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