AOSTA - In pochi anni di vita il Tor des Géants è già diventato una sorta di leggenda per gli appassionati di corsa, nello specifico di corsa in montagna. La durezza del percorso, la bellezza dei paesaggi, il calore della gente lo rendono una competizione che non può mancare nella carriera di un ultratrailer. Alla prima edizione, nel 2010, si erano presentati in 310 ai nastri di partenza e in 179 erano arrivati al traguardo. A vincere fu l'altoatesino Ulrich Gross in 80 ore (tra le donne vinse la sorella Annemarie). Nel 2011 i partecipanti furono 473, dei quali 300 conclusero la prova. Sul più alto gradino del podio salirono lo svizzero Jules Henry Gabioud (79 ore e 58 minuti) e nuovamente Annemarie Gross, ma la prova fu caratterizzata, a pochi chilometri dal traguardo, dall'errore di percorso (probabilmente per la stanchezza) dell'elvetico Marco Gazzola, che aveva un notevole vantaggio sugli avversari e che venne squalificato. Nel 2012 la gara fu rallentata dal maltempo, con una frana prima e poi la neve che obbligarono gli organizzatori a spostare l'arrivo a Saint-Rhemy-en-Bosses per la maggior parte dei concorrenti. Erano partiti in 631 e in 392 tagliarono il traguardo. Vinsero il catalano Oscar Perez (in meno di 76 ore) e la valdostana Francesca Canepa. L'anno scorso, infine, è stato l'anno dei record con 740 partenti e 387 'finisher'. La prima parte della gara fu funestata da un lutto: un atleta cinese, Yang Yuan, perse la vita dopo una caduta in mezzo alle rocce nei pressi del Lac du Fond, sopra Valgrisenche. Alla fine vinse lo spagnolo Iker Karrera con il tempo di 70 ore e 4 minuti, mentre tra le donne Francesca Canepa ha firmato un prestigioso bis.
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