A Courmayeur, nella prestigiosa sede delle Guide di alta montagna, il museo alpino Duca degli Abruzzi ospita importanti testimonianze della storia dell'alpinismo, dando particolare rilievo a quella del Monte Bianco. Inaugurato nel 1929, fra i tanti preziosi oggetti che conserva, spiccano la bussola della nave Stella Polare - usata da Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi per la spedizione polare alla Baia di Tepliz, nel 1899 - e gli stivali, impiegati dalla regina Margherita nella spedizione allo Spitzberg nel 1904, con i quali raggiunse la vetta.
Ad una figura tra le più eminenti del Novecento valdostano, l'abbé Joseph-Marie Treves, è dedicato il Centre d'Etudes inaugurato a Emarèse nell'ottobre 2012. Ricevuti gli ordini sacerdotali nel 1900, l'Abbé Trèves è ricordato, tra l'altro, per l'impegno antifascista, per le accorate campagne a favore della partecipazione delle donne alla vita sociale e per la lotta contro l'alcolismo e l'analfabetismo. Nel 1926 fondò insieme ad Emile Chanoux il gruppo "Jeune Vallée d'Aoste", riunendo giovani che cercò di educare all'insegna dei valori di democrazia, libertà e autonomia. Il pensiero di Trèves si ricostruisce attraverso i pochi scritti a sua firma, ma soprattutto grazie al ricco epistolario, pubblicato solo parzialmente.
Storia e tradizioni delle popolazioni di montagna arricchiscono la Valle d'Aosta di un patrimonio custodito anche grazie a musei specializzati. A partire dalla Maison des Anciens remèdes, a Jovenan, dove è conservata la memoria delle pratiche e dei saperi legati ai differenti usi delle piante officinali della regione alpina. È centro di interpretazione, in cui la natura incontra la cultura popolare: quella dei saperi, delle leggende, delle ricette e delle preparazioni domestiche. Ed è il primo luogo di riferimento aperto a tutte le iniziative di riflessione, ricerca, formazione e discussione sul tema delle piante officinali e, in senso generale, della medicina