Dall'estetica del futurismo italiano di Fortunato Depero, alla Pop art britannica di Joe Tilson ai cento capolavori dei grandi maestri come Caravaggio, Picasso, Monet, Dali e Le Corbusier, le mostre della stagione espositiva in Valle d'Aosta strizzano l'occhio ai più diversi e raffinati palati.
Fino al prossimo 11 maggio il Museo Archeologico di Aosta ospita le opere di uno dei grandi del Futurismo italiano, Fortunato Depero (1892-1960). Non solo pittore e scultore di talento, ma anche scenografo, costumista, pubblicitario, designer e maestro nelle arti applicate, si impose sulla scena artistica per la sua ricerca di una nuova estetica in grado di coinvolgere ogni aspetto dell'esistenza. Intitolata 'Universo Depero' e curata da Alberto Fiz e da Nicoletta Boschiero (responsabile di Casa Depero a Rovereto), la mostra affronta l'opera dell'artista nella sua interezza con un taglio inedito, che coinvolge e attrae un vasto pubblico. Circa ottanta le opere esposte, selezionate tra dipinti, arazzi, tarsie, mobili, scenografie, oggetti d'arte decorativa, giubbotti futuristi, libri bullonati, manifesti, fotografie e disegni.
Dedicata alla pop art dell'artista britannico Joe Tilson, l'esposizione al Centro Saint-Benin di Aosta è visitabile fino al 4 maggio. Impiegando colori solari e mediterranei, Tilson sperimenta un linguaggio semplice per esprimere concetti complessi attraverso sculture in terracotta, legno e vetro, dipinti su carta e su legno, grafiche. Accanto agli avvenimenti sociali pone la mitologia greca, la natura, le culture orientali e totemiche, rappresentando il proprio complesso mondo immaginativo ispirato da fonti storiche e contemporanee, classiche e popolari. La mostra 'Joe Tilson. Ritorno ad Aosta' (corredata da un catalogo trilingue italiano-francese-inglese) è curata da Daria Jorioz e dal critico d'arte veneziano Enzo Di Martino.
Infine, l'esposizione 'Montserrat. Opere maggiori dell'Abbazia', allestita al Forte di Bard, è visitabile fino al 2 giugno: presenta, per la prima volta raccolte in un unico evento, le opere dal grande valore storico-artistico provenienti dal monastero benedettino di Montserrat, località a pochi chilometri da Barcellona, in Catalogna. Cento i capolavori presenti dal Romanico al Barocco, dall'Impressionismo all'Avanguardia con omaggi particolari all'arte italiana e alla pittura antica spagnola. Tra le opere esposte spiccano il San Gerolamo di Caravaggio, le tele di Gianbattista Tiepolo, Luca Giordano, Francesco Solimena, Andrea da Salerno, Pedro Berruguete, Marià Fortuny, Rembrandt e due capricci di Luigi Rossini mai esposti. A questi si aggiungono altri grandi maestri della storia dell'arte: Monet, Degas, Pissarro, Sisley, Rouault, Chagall, Braque, Marini, Hartung, Rusiol, Picasso, Dalì, Tàpies, Poliakoff, Chanko, Le Corbusier e Subirachs.