ROMA - Tra il 2010 e il 2030, le emissioni mondiali di Co2 correlate all'energia saliranno a livello globale di circa il 25%, per poi scendere del 5% tra il 2030 e il 2040. Sono le previsioni dell'Energy Outlook di ExxonMobil. Il rapporto sottolinea che nel 2040 si prevedono emissioni di sei miliardi di tonnellate superiori rispetto al 2010. Il dato, benché significativo, rappresenta però la metà della crescita registrata tra il 1980 e il 2010, a fronte però di una crescita globale della produzione economica che dovrebbe essere del 150% più alta rispetto ai 30 anni precedenti. ExxonMobil prevede che i paesi Ocse vedranno calare le emissioni del 20% tra il 2010 e il 2040 mentre nello stesso periodo gli altri paesi registreranno un incremento del 50%. Nello studio si prevede che, nonostante l'incertezza legata ai costi, tutti i paesi sviluppati continueranno a attuare politiche con costi crescenti legati alle emissioni, seguiti gradualmente anche dagli altri paesi, guidati dalla Cina. Per i paesi Ocse, ExxonMobil basa le sue previsioni sull'assunzione che, nel 2040, i costi connessi alle politiche per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra potranno raggiungere gli 80 dollari a tonnellata.
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