Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

ANSAcom
ANSAcom

Sorrentino, troppo difficile un film d'amore

Stamani al Bif&st a Bari lezione di cinema del regista Oscar

ANSAcom

Di Francesco Gallo - BARI - "Cosa volevo dire ne La grande bellezza? Raccontare tutto quello che c'è. Non solo Roma, ma tutti gli stati d'animo possibili. Tutte le possibili forme di disperazione degli esseri umani. Questo è stato il mio tentativo malsano". Così oggi al Festival di Bari il regista premio Oscar Paolo Sorrentino durante la lezione di cinema che ha tenuto in un Teatro Petruzzelli strapieno. Per lui tanti applausi e standing ovation e un tono del tutto rilassato. Ecco una piccola antologia di voci delle cose dette dal regista napoletano che però si è guardato bene di parlare del suo prossimo film In the future. REGIA - La regia e il rifugio del dilettante concentrato. Si può essere dilettanti, basta che si sia comunque molto concentrati. Mi e capitato di vedere registi che si frenano nel loro lavoro perché quello che stanno facendo scoprono d'averli visto in un film coreano due anni prima. CINEMA E LETTERATURA - La distinzione tra cinema e letteratura è molto più complessa di quanto sembri. Il cinema, si dice, richiede più denaro, mentre nella letteratura c'è più libertà. Non è vero nel cinema, anche nelle ristrettezze, ci può essere se si hanno idee. Molto spesso chi dice che il suo film è carente per i pochi soldi, non accetta che invece mancavano solo le idee. ADORO I MASCALZONI - Odio il tocco moralista anche perché il messaggio morale arriva quasi subito ed è dunque noioso. Mi piacciono invece le biografie dei mascalzoni, adoro gli asociali, gente che ha disagio a vivere in società. Persone come Andreotti, un asociale anche se sembrava il contrario. Lo stesso Gep Gambardella è un personaggio asociale, un grande frequentatore di appuntamenti sociali perché rimanda sempre di più il momento di essere solo ed affrontare se stesso. BERLUSCONISMO - Ogni film che si fa in questo paese, in questi ultimi venti anni, viene portato nel quadrilatero del berlusconismo. Ancora Andreotti ha molte analogie con Berlusconi, perché è stato il primo politico attento alla comunicazione. Era in questo senso una specie di antenato di Berlusconi e non a caso a 24 anni si fece dare la delega per il cinema. TRAMA - Non sono contro la trama un film per cercare di avere possibilità di affermazione deve lavorare su due binari come tutti i grandi, penso a Fellini e ad Antonioni. Bisogna lavorare sia sulle idee del film ma anche e soprattutto sul linguaggio. OSCAR - Riguardo alla mia vittoria agli Oscar si sono scervellati tutti ed hanno fatto tante dietrologie. Cosa c'è dietro questa vittoria? Forse ci sono state conoscenze che hanno favorito questa vittoria, hanno detto molti. Insomma, tutte teorie molto fantasiose. MERCATO - L'autore si deve confrontare con il mercato, non può farne a meno ed è la cosa più bella da fare. AMORE - Mi piacerebbe scrivere tanto un film sull'amore, ma penso sia la cosa più difficile da scrivere. MESSAGGIO - Solo in Italia si crede che un film debba avere per forza un messaggio, raccontare qualcosa. Un lungometraggio non deve essere rappresentativo di una realtà, ma solo veritiero. Nel caso de La Grande Bellezza mi hanno detto perché ho rappresentato solo il centro e non le periferie. Ma se lo avessi fatto mi avrebbero detto, 'Perché non hai raccontato anche le trattorie?' IN THE FUTURE - Su In The Future, il prossimo film che Sorrentino girerà in Veneto con Michael Caine, non dice assolutamente nulla, anzi, toglie una certezza. ''Il titolo non è detto che sia In The Future, stiamo ancora valutando quello giusto''.

In collaborazione con:

Archiviato in


Modifica consenso Cookie