Il riconoscimento come imprenditore dell'anno "spero ci porti fortuna per il nostro percorso di innovazione e ricerca, a cui dedichiamo il 20 per cento del nostro fatturato. Una percentuale che contiamo di far crescere nel 2016". Così il presidente di Chiesi Farmaceutici, Alberto Chiesi, ha commentato il riconoscimento di imprenditore dell'anno attribuitogli da EY nell'ambito della diciannovesima edizione del premio 'L'imprenditore dell'anno' che si è tenuta a Palazzo Mezzanotte a Milano.
Alberto Chiesi ha ottenuto il riconoscimento insieme al fratello Paolo e al figlio Andrea, la terza generazione dell'azienda. "Credo che questo riconoscimento sia arrivato per il nostro impegno nella ricerca - ha sottolineato Alberto Chiesi - in particolare per il nuovo prodotto messo a punto con le cellule staminali insieme all'Università di Modena". Il prodotto, che sarà sul mercato dal 2016, é utilizzato per far ricrescere le cornee perdute dopo lesioni o traumi, "grazie alle cellule staminali residue dell'altro occhio - ha spiegato - si sviluppa il tessuto nuovo, senza problemi di rigetto. Così le persone possono riavere la vista". L'azienda e la proprietà è italiana, di Parma, ma guarda anche all'estero per acquisire la conoscenza e il know how necessario a sviluppare la ricerca: "ci stiamo dedicando sempre più alla malattie rare - ha concluso Chiesi - e a volte le conoscenze le prendiamo dall'estero, acquisendo idee e start up, soprattutto da centro e nord Europa e dagli Stati Uniti". La Chiesi Farmaceutici è presente in 27 Paesi con sedi proprie e ha 4 mila dipendenti, con un fatturato che nel 2015 si chiuderà probabilmente attorno a 1 miliardo e 400/500 milioni di euro.
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