Sulle assunzioni "è necessario il decreto legge perché senza nessun intervento legislativo le immissioni in ruolo che si possono fare sono 50 mila (17 mila posti liberi coperti da precari, 19 mila pensionamenti, 15 mila su sostegno". Lo sostiene il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna, secondo il quale il testo dei provvedimenti messi a punto dal Governo "è da riscrivere per evitare danni seri alla scuola".
QUELLO BRAVO SENZA SOLDI - Nel testo viene confermato il blocco contrattuale e si congelano gli scatti di anzianità, una doppia penalizzazione. Chiamano 'merito' l'ennesima richiesta agli insegnanti di 'mettersi in gioco': senza un euro.
L'ALGORITMO DEL MERITO - A leggere con cura il testo si scopre che i soldi degli scatti di anzianità vengono eliminati per pagare i docenti 'mentor' e 'di staff' (con un aumento del 10%). Da ciò che rimane il 70% servirà a dare gli aumenti, ad alcuni, sulla base di una graduatoria di istituto decisa dal nucleo di valutazione interno alla scuola. I primi aumenti saranno nel 2019. Rimane per tutti gli insegnanti il restante 30% (quota che si aggira attorno ai 15 euro).
UN EDITTO AL POSTO DEL CONTRATTO - Il testo prevede che tutti gli aspetti retributivi e di progressione economica, se non verranno approvati così come descritti, verranno inseriti in un decreto che verrà 'imposto' al personale. Non è previsto, di fatto, nessun negoziato contrattuale.
UNA FORMAZIONE IMPOSTA E GRATUITA - La formazione gli insegnanti la fanno già. Quel che viene proposto è di farla in modo gratuito, obbligatorio e senza limitazioni di orario.
Un approccio burocratico e punitivo in nome di una modernità futuribile e appena tratteggiata.
BUONGIORNO SONO LA MAESTRA DELLE MEDIE - Nel nuovo organico dell'autonomia gli insegnanti perdono di fatto la titolarità della loro cattedra. Il dirigente scolastico può assegnare gli insegnanti, anche senza specifica abilitazione. Questo comporta la possibilità che un insegnante della scuola primaria venga utilizzato nella secondaria di primo grado e viceversa. Tutto ciò senza che il personale coinvolto abbia le competenze e l'esperienza necessaria in quel segmento di didattica.
UN 5XMILLE CHE AMPLIFICA LE DIFFERENZE - Ognuno manda i suoi soldi alla sua scuola. Il risultato? le scuole situate per collocazione geografica, ambientale, reddituale avvantaggiate si troveranno ad avere flussi cospicui (potranno ad esempio dotare tutti gli studenti di tablet, finanziare laboratori). Le scuole in situazione di basso reddito, isolate o in zone degradate che avrebbero maggiore bisogno della scuola pubblica come elemento di equità sociale avranno contributi minori.
FISCO, ROBIN HOOD AL CONTRARIO - E' quanto accade nella proposta di detrazione fiscale per le scuole paritarie. La detrazione viene effettuata in base alla frequenza della scuola e non in base al reddito. Un vantaggio fiscale che vale per tutti anche per i redditi altissimi.
RITORNANO I PROVVEDITORATI? - Le attività amministrative delle scuole passano agli Uffici scolastici regionali. Si prevedono assunzioni per tale scopo. Una decisione alquanto confusa perché richiederà tempo per essere messa a regime, creando incertezza nelle procedure e perché bypassa l'autonomia amministrativa delle scuole.
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