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Papa 'tifoso' abbraccia campioni San Lorenzo

'Siete parte mia identità'. In Vaticano la coppa Libertadores

La coppa è gigantesca, Papa Francesco a malapena riesce a sorreggerla quando i calciatori del San Lorenzo de Almagro gliela porgono. E' il trofeo Libertadores, la Coppa d'America, quest'anno per la prima volta portata a casa dalla squadra del cuore di Bergoglio.

Nell'Aula Paolo VI è in corso l'udienza generale quando Papa Francesco saluta in spagnolo il club argentino e dice a tutti: "E' parte della mia identità culturale". Poi un lungo saluto con tutti i giocatori presenti e prende con un bel sorriso la maglietta rosso-blu che i 'campioni' gli hanno portato da Buenos Aires.

Prima il primo posto al trofeo 'Inicial', poi il secondo posto ai Mondiali. Infine la coppa Libertadores. Ma Bergoglio non vuol sentire parlare di "miracoli" per la sua squadra del cuore, come aveva detto ai giornalisti sul volo di ritorno dalla Corea. E "se Dio vuole torneremo a dicembre, dopo aver battuto il Real Madrid", ha scherzato oggi il presidente del San Lorenzo Matias Lammens salutando Papa Francesco. Con Lammens c'erano il suo vice Marcelo Tinelli, famoso personaggio televisivo in Argentina, il d.g. Bernardo Romeo, l'allenatore Edgardo Bauza e i giocatori Juan Mercier e Julio Buffarini, che non hanno resistito alla tentazione di scattare foto con il Papa. "Il Papa - ha riferito l'allenatore Bauza - ci ha detto che siamo riusciti a regalargli due minuti di felicità. Abbiamo visto che era triste, ma abbiamo vissuto un momento meraviglioso e lo ringraziamo di cuore". Il pensiero oggi - giorno in cui il Papa ha dedicato la catechesi del mercoledì al viaggio in Corea e, ancora, ai cristiani perseguitati in Iraq - è andato infatti all'Argentina anche per ringraziare tutti dei messaggi di cordoglio ricevuti per l'incidente che ha coinvolto alcuni suoi parenti. "Anche il Papa ha una famiglia", ha detto Francesco con un velo di commozione.

L'Aula Nervi oggi era affollatissima e l'udienza, come sempre, è durata diverse ore. Il Papa è arrivato in anticipo per salutare le persone, accarezzare i bambini, benedire i rosari. E anche alla fine si è trattenuto a lungo per i saluti. E' addirittura uscito per qualche minuto e poi rientrato con i fedeli in tripudio perché non se lo aspettavano. Infine, il Papa ha salutato con un sorriso "due gruppi coraggiosi" che sono venuti a Roma con 'mezzi' un po' singolari. La Lega Navale Italiana ha fatto il pellegrinaggio, da Loreto a San Pietro, in canoa. Una famiglia francese, genitori e sei figli, è arrivata invece addirittura con due asinelli.

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