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Europee: Candidature rosa agitano il Pd, Nicolini si sfila

Il sindaco di Lampedusa si ritira. E il sindaco di Bari Emiliano: 'ora mia candidatura superflua'

Acque agitate nel Pd dopo l'ufficializzazione delle cinque donne capolista per le europee. A guidare la pattuglia degli scontenti il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, che era in lizza per guidare la circoscrizione delle Isole e che ha annunciato di ritirare del tutto la sua candidatura per Bruxelles. Così come ha fatto il sindaco di Bari Michele Emiliano che ha definito ora 'superflua' la sua candidatura. Ma, chiarisce il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, "non credo siano stati commessi errori nelle liste, votate ieri all'unanimità dalla direzione. Sono scelte personali: nel caso di Giusy Nicolini la rinuncia è legata a scelte legate al territorio mentre in questi minuti è in corso una riflessione da parte di Emiliano". 

La scelta del premier Matteo Renzi è caduta infatti su Chiara Chinnici, figlia di Rocco, magistrato ucciso dalla mafia, per le Isole e sulle deputate, giovani ma già note, Alessandra Moretti, capolista per il Nord-Est, Alessia Mosca (Nord Ovest), Simona Bonafè che guiderà la lista dei democratici nella circoscrizione centro e Pina Picierno capolista per il Sud.

Anche quest'ultima scelta ha creato più di qualche mal di pancia. "Ho accettato di fare il capolista perché me lo ha chiesto Matteo, adesso che la scelta è diversa la mia candidatura é superflua" ha scritto il sindaco di Bari e segretario del Pd Puglia, Michele Emiliano su Twitter. Che ha poi annunciato il suo ritiro dalla corsa per Bruxelles: "La decisione è stata presa, spiega in una nota, "dopo una lunga telefonata con il segretario del Pd, Matteo Renzi". Il sindaco di Bari annuncia di aver "richiesto l'inserimento in lista", al suo posto, "di Stefano Minerva, responsabile Mezzogiorno dei Giovani Democratici, inopinatamente escluso a causa di una svista, nonostante fosse stato indicato quale candidato della Puglia"

Nonostante la sottolineatura della piena condivisione delle scelte del segretario, le parole di Emiliano fanno eco a quelle del sindaco di Lampedusa: "Rinuncio a candidarmi" ha annunciato anche Giusi Nicolini. "Domenica scorsa, dopo lunga riflessione e insistenti inviti, ho accettato di candidarmi come capolista con il Pd nella circoscrizione Sicilia - Sardegna alle prossime elezioni europee - spiega - La ragione che mi ha spinto a farlo è semplice: ho ritenuto che fosse una scelta dal forte valore simbolico, un riconoscimento per Lampedusa e la mia comunità, l'affermazione della centralità del Mediterraneo in Europa. "Ieri - scrive in una nota - nella direzione nazionale del Pd che discuteva e approvava le liste sono prevalse altre logiche che privano di significato la mia candidatura".

Intanto sulla svolta 'in rosa' dei democratici si abbatte la clava di Beppe Grillo che accusa Renzi di usare le donne "a fini di marketing secondo la migliore tradizione berlusconiana: quattro veline e Renzie a fare il Gabibbo. Una presa per il culo, ma tinta di rosa". Pronta la replica sempre di Guerini: "Grillo dimostra sempre più di aver paura del Pd per la scelta di mettere come capolista 5 donne. Le sue affermazioni rivelano l'idea che lui ha delle donne, noi ne abbiamo una diversa e le vogliamo sempre più protagoniste".

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