Il giorno dopo l'omicidio di due giovani britannici, la polizia thailandese ha annunciato oggi di aver fermato tre migranti birmani sospettati di essere gli autori del crimine. Nel frattempo, la piccola e paradisiaca isola meta di tanti turisti stranieri è ancora sotto choc dopo il macabro ritrovamento dei due cadaveri, nudi e coi volti resi irriconoscibili dai colpi subiti con ogni probabilità da una zappa, abbandonata nelle vicinanze ancora macchiata di sangue.
David Miller (24 anni) e Hannah Witheridge (23), entrambi inglesi, si erano conosciuti durante una vacanza che durava ormai da tre settimane per entrambi. Poche ore prima di essere uccisi erano stati visti partecipare a una festa sulla spiaggia con altre decine di persone, e le telecamere di sicurezza di un resort li hanno poi ripresi mentre camminavano mano nella mano sulla sabbia. I filmati successivi mostrano un uomo di fattezze asiatiche camminare nella stessa direzione, ma non è chiaro se il fatto sia collegato al crimine.
I due cadaveri sono stati trovati sulla battigia della popolare spiaggia di Sairi, dietro ad alcune rocce. Non è chiaro se l'omicida ha anche abusato della ragazza prima di ucciderla, una risposta in merito arriverà probabilmente dall'autopsia a cui i corpi sono stati sottoposti oggi. Mentre la polizia e la comunità locale continuano a monitorare i moli di accesso all'isola, parte di un arcipelago (assieme a Koh Samui e Koh Phangan) che è tra le destinazioni preferite dagli stranieri in Thailandia, il capo della giunta militare Prayuth Chan-ocha ha condannato il fatto di sangue, aggiungendo che "nuocerà alla nostra immagine internazionale". Le autorità thailandesi sono tradizionalmente attente a mantenere la reputazione di "Paese dei sorrisi", che l'anno scorso ha attirato oltre 26 milioni di turisti nel regno. Negli ultimi mesi, a causa delle prolungate manifestazioni anti-governative e poi del golpe, il settore ha però subito una flessione negli arrivi