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01 ottobre, 20:13 Primopiano

Archeologia: restituiti all'Ecuador reperti precolombiani

Erano in Italia. Tra i pezzi anche un'ocarina di 2.500 anni fa

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I reperti precolombiani restituiti all'Ecuador © ANSA

(ANSA) - ROMA, 1 OTT - Una decina di reperti archeologici di epoca precolombiana trafugati in Italia sono stati recuperati dai carabinieri e restituiti all'Ecuador nel corso di una cerimonia svoltasi nell'ambasciata ecuadoregna a Roma.
    Si tratta di una decina di oggetti, tra cui un raro strumento musicale a fiato in terracotta del V-VI secolo avanti Cristo, che sono stati consegnati all'ambasciatore dell'Ecuador, Juan Fernando Holguìn Flores, dal vicecomandante dei "Carabinieri Tutela Patrimonio culturale", il colonnello Luigi Cortellessa.
    Oltre allo strumento, una specie di ocarina ornata con immagini antropomorfe dipinte e resti di un'iguana in rilievo, i reperti comprendono anche un uccello della cultura "Bahia" del VI secolo a.C., tre statuette complete, altrettante teste (di cui una pregevolmente minuscola) e due coppe.
    Nel "solo 2014 il governo italiano ha restituito all'Ecuador migliaia di reperti archeologici precolombiani", ha sottolineato l'ambasciatore. Fra i paesi dell'America latina, ha ricordato Flores, l'Ecuador è uno di quelli che "ha avuto maggiori problemi" di "saccheggio" del proprio patrimonio archeologico: ma dopo una "politica abbastanza insipiente" degli esecutivi precedenti a quello dell'attuale presidente Rafael Correa, con la nuova costituzione del 2008 e un decreto del 2010 Quito ha dichiarato "Politica di Stato" la lotta al traffico di beni culturali.
    I reperti appena riconsegnati sono stati recuperati dal nucleo dei carabinieri di Monza e Torino, ha precisato Flores notando che "in Italia l'Ecuador mantiene in sospeso vari processi di restituzione del suo patrimonio". Dal canto suo Cortellessa ha lasciato intendere che vi saranno altri sequestri e restituzioni all'Ecuador. "Noi torneremo" nell'ambasciata dell'Ecuador a portare quanto i carabinieri "recupereranno ancora", ha detto il colonnello dopo aver sottolineato che "la nostra ricerca non termina mai". "Un bene culturale" infatti, ha ricordato il colonnello, "esprime il suo valore immateriale" solo "laddove esso è stato generato dall'ingegno dell'uomo".
    Rivolto all'ambasciatore, Cortellessa ha assicurato che i carabinieri sono a "disposizione del vostro Paese per contribuire" alla tutela del patrimonio culturale. Solo "alcuni mesi fa" ad esempio, ha ricordato, un ufficiale "ha svolto in Ecuador attività di addestramento" per "agenzie doganali e di polizia" ecuadoregne per conto dell'Unesco.
    Il fatto che i reperti appena restituiti siano stati rinvenuti in Lombardia e Piemonte, quindi sulla strada verso i ricchi centri europei, testimonia quanto siano "belli", "preziosi" e "appetibili", ha notato il vicecomandante.
    In una nota, l'ambasciata ha evidenziato che il recupero concluso oggi ribadisce "il prezioso supporto" del governo italiano "nella protezione della nostra identità culturale" e "rafforza l'impegno" dei due paesi "nell'identificazione, localizzazione e recupero dei beni culturali colpiti dal traffico illecito". (ANSA).
   

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