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di Cristiano Pandolfo, Paola Catani
ANSA MagazineaMag #003
Generazione 40 in plancia di comando

L'ascesa di Renzi da Firenze all'Europa

L'obiettivo di Renzi? "Lasciare il mondo un po' migliore di come lo abbiamo trovato"

   Giovane comunicatore prima ancora che giovane politico. Così, da sempre, molti vedono la figura di Matteo Renzi. In effetti tutta la sua carriera politica, fin dalla corsa per il suo primo incarico istituzionale, la presidenza della Provincia di Firenze, è stata caratterizza dalla scelta di slogan efficaci. Una frase di Robert Powell, fondatore dello scoutismo, ha guidato il suo impegno: "Lasciare il mondo un po' migliore di come lo abbiamo trovato". 

   Nello scontro tra vecchie e nuove posizioni del partito, in un solo anno Matteo Renzi e' riuscito a ribaltare la sconfitta alle primarie del 2012. Il sindaco di Firenze, che non ha mai smesso di credere alla necessità di portare aria fresca nel partito, non ha risparmiato critiche ai metodi della vecchia classe dirigente e allo stesso presidente del consiglio Letta, ha spesso attaccato frontalmente la direzione del partito e lo stesso Bersani nostante pranzi piu' o meno conciliatori.

   Il giovane rottamatore dopo la sconfitta del 2012 trasforma il suo stile casual, il suo linguaggio franco e la sua ironia in strumenti di comunicazione. Va spesso in televisione. E' ospite nel programma di Maria de Filippi, Amici, va Porta a Porta, a 'Che tempo che fa', alle 'Invasioni barbariche'. 

   L'ex boy scout vince le primarie con il 68% delle preferenze e diventa il nuovo segretario del Pd. Poi l'assalto a Palazzo Chigi. E poi l'Europa

 

"Arrivo, arrivo, la volta buona"

21 febbraio 2014 - Cosi' Renzi su twitter mentre da premier incaricato era al Quirinale a colloquio con Napolitano. Poi l'annuncio della lista dei ministri


Ciclone Renzi, tutto in pochi mesi

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La corsa di Renzi fino a Palazzo Chigi e al voto record per Pd

Da comitati Prodi al Pd, date chiave del rottamatore

Matteo Renzi

C'era un tempo in cui Matteo Renzi auspicava che Firenze diventasse "ancor di più una delle capitali del Pd". Era il 16 febbraio 2009, il giorno dopo la vittoria del futuro 'rottamatore' alle primarie per il candidato sindaco di Firenze. A 5 anni di distanza, con Renzi diventato nel frattempo prima sindaco, poi segretario dei Democratici e infine premier, il suo Pd ha fatto ben di meglio, conquistando alle Europee oltre il 40% dei voti. Un record storico. Del resto, ai record e alle sfide Renzi aveva già abituato.

Nato a Firenze l'11 gennaio 1975, cresciuto in provincia a Rignano sull'Arno, già tra gli scout dà prova di essere un punto di riferimento. La sua vocazione, respirata anche in casa dove il padre Tiziano da sempre è un esponente della Dc e consigliere comunale, la scopre quando arriva al liceo classico Dante di Firenze, dove diventa rappresentante di istituto. Poi si iscrive a giurisprudenza, anche se fa lo studente-lavoratore collaborando con l'azienda di famiglia - la Chil srl, da cui si è dimesso pochi giorni fa dopo essere andato in aspettativa quando fu eletto in Provincia - e da' vita a uno dei primi 'Comitati per Prodi'. Nel 1999 si laurea con una tesi su Giorgio La Pira e sposa Agnese da cui avra' tre figli. Il primo partito a cui si avvicina è il Ppi di cui diventa segretario provinciale ad appena 24 anni.

Due anni dopo e' coordinatore della Margherita. Nel 2004 si candida alla presidenza della Provincia: vince e diventa il più giovane presidente di un'amministrazione provinciale in Italia. Un ruolo che sente subito stretto e dove il centrosinistra lo avrebbe lasciato volentieri anche 5 anni dopo, quando c'e' da votare per il sindaco di Firenze. Renzi spiazza tutti e nell'autunno 2008 annuncia che si candiderà alle primarie per scegliere il primo cittadino. A sorpresa, con lo slogan 'facce nuove a Palazzo Vecchio' vince al primo turno e a giugno 2009 è eletto sindaco. Nel 2010 rende ancora piu' esplicito il suo obiettivo: lancia l'idea della 'rottamazione' della vecchia classe dirigente scatenando la reazione dell'apparato.

Ormai è una star, tutti lo cercano per averlo in diretta in tv. Per niente pentito convoca alla Leopolda di Firenze, in coppia con Pippo Civati, tutti quelli che nel Pd sentono di non avere ancora una casa sicura. Lo slogan e' chiaro: 'Prossima fermata l'Italia'. L'anno dopo, a ottobre 2011, secondo appuntamento alla Leopolda, con 'Big bang' ma senza più Civati, a cui seguirà 'Bing bang: Italia obiettivo comune' nel giugno 2012, appuntamento che getta le basi della sua candidatura alle primarie del centrosinistra. Tre mesi più tardi la ufficializza con lo slogan 'Viva l'Italia viva' che poi diventa 'Matteo Renzi Adesso'. Esce sconfitto dal confronto con Pier Luigi Bersani. Ma riparte con piu' forza. E' il luglio 2013 quando scioglie le riserve e decide di candidarsi alla guida del Pd 'Per cambiare verso': stravince le primarie dell'8 dicembre scorso e diventa segretario. A febbraio Enrico Letta si dimette da presidente del Consiglio dei ministri e Giorgio Napolitano incarica il 'rottamatore' per formare un nuovo governo: il 22 febbraio Renzi giura da premier.


"Un risultato storico. Commosso e determinato. Adesso al lavoro per un'Italia che cambi l'Europa"

Il tweet col quale Renzi gioisce per il risultato delle elezioni europee. "Grazie #unoperuno"


Renzusconi , tutta l'ironia 'social'

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Renzi premier under 40

Ma il più giovane primo ministro e' in Estonia

Matteo Renzi, 11 gennaio 1975

Con i suoi 39 anni compiuti l'11 gennaio scorso, Matteo Renzi per circa tre settimane e' stato il più giovane primo ministro dell'Unione Europea.

A sfilargli il primato lo scorso 14 marzo e' stato Taavi Roivas nominato a solo 34 anni primo ministro dell'Estonia. 

Tuttavia nei vertici europei c'e' ormai una discreta schiera di leader della sua generazione, quella nata negli anni '70. A cominciare dal 'collega' di Malta, Joseph Muscat, appena quarantenne (ha spento le 40 candeline il 22 gennaio scorso).

Altri 'young-premier' sono il primo ministro del Lussemburgo Xavier Bettel (3 marzo 1973), il romeno Victor Ponta (20 settembre 1972), il finlandese Jyriki Katainen (14 ottobre 1971), il ceco Bohuslav Sabotka (23 ottobre 1971) e la slovena Alenka Bratusek (31 marzo 1970).

Una schiera di giovanissimi che 'stacca' la seconda formazione, quella nata negli anni '60, capitanata da David Cameron, 47 anni compiuti a ottobre, e dalla sua coetanea danese Helle Thoring Schmidt, nata il 14 dicembre 1966. 

Tra i primatisti extra-Ue si segnala invece Sigmundur Gunnlaugsson, premier islandese, classe marzo 1975.

Renzi mantiene il record di presidente del consiglio più giovane che l'Italia abbia mai avuto. Finora la palma apparteneva al democristiano Giovanni Goria, barba da professore e una carriera lampo nella balena bianca: era arrivato a Palazzo Chigi nel 1987 quando aveva 43 anni.

Anche Letta aveva bruciato le tappe, insediandosi a 46 anni. Ma meglio di lui aveva fatto l'eterno Amintore Fanfani, che aveva solo 45 anni quando fu chiamato a guidare il suo primo governo nel 1954.

Matteo Renzi infine e' il terzo presidente del consiglio nella storia repubblicana a non sedere in Parlamento. Prima di lui solo altri due premier arrivarono a Palazzo Chigi senza avere un seggio alla Camera o al Senato: Carlo Azeglio Ciampi nel 1993 e Lamberto Dini nel 1995. Ma in entrambi i casi si trattava di "tecnici" chiamati a traghettare il paese alle elezioni e non certo leader di partito.


La carica degli under 40 in Europa

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Da Leopolda a oggi, la cavalcata vittoriosa

Matteo Renzi e Mike Bongiorno nel 1994 durante una puntata di 'La ruota della fortuna'

Queste le tappe principali della sua carriera.

  • SETTEMBRE 1999: Renzi diventa segretario provinciale del Ppi e nel 2001 coordinatore della Margherita.
  • GIUGNO 2004 - Con una dichiarazione di "lotta alla casta e agli sprechi" Renzi si candida alla presidenza della Provincia di Firenze per il centrosinistra dove viene eletto il 15 giugno.
  • SETTEMBRE 2008: annuncia la decisione di volersi candidare alle primarie per sindaco di Firenze rinunciando al secondo mandato come presidente della Provincia. "Prima Firenze! Per una Firenze coraggiosa, semplice, bella' lo slogan di Renzi che dice: "O cambio Firenze o cambio mestiere e torno a lavorare".
  • GIUGNO 2009: Viene eletto sindaco, "il mestiere più bello del mondo".
  • SETTEMBRE 2010: In un'intervista lancia l'idea della "rottamazione" della vecchia classe dirigente. Parola che diventerà un tormentone e che, ancor oggi, lo identifica nonostante le tante critiche.
  • NOVEMBRE 2010: "Prossima fermata l'Italia" è il titolo del primo appuntamento alla Stazione Leopolda, dove il "rottamatore" fa coppia con Civati. Insieme lanciano l'idea di un Pd diverso.
  • OTTOBRE 2011: Secondo appuntamento alla Leopolda per il "Big bang". Arriva anche Civati ma i due sono ormai distanti.
  • GIUGNO 2012: "Big bang: Italia obiettivo Comune": Renzi chiama a raccolta, sempre a Firenze, gli amministratori locali e getta le basi per la candidatura alle primarie del centrosinistra.
  • 13 SETTEMBRE 2012: Ufficializza la candidatura alle primarie prima con lo slogan "Viva l'Italia viva" che poi diventa "Matteo Renzi Adesso". Il 3 dicembre esce sconfitto nel ballottaggio con Pier Luigi Bersani.
  • LUGLIO 2013: scioglie le riserve e decide di candidarsi alla guida del Pd.
  • 8 DICEMBRE 2013: Matteo Renzi viene eletto segretario del Partito Democratico con il 67,5% dei voti.
  • 17 GENNAIO 2014: Renzi alle 'Invasioni Barbariche':  'Faccio hashtag Enrico-stai-sereno, vai avanti!'
  • 9 FEBBRAIO 2014: Renzi alla trasmissione 'Agorà': 'Al Governo senza voto? Chi ce lo fa fare!'
  • 13 FEBBRAIO 2014: Renzi legge documento in direzione: 'Il Pd ringrazia Letta per il lavoro svolto' 
  • 17 FEBBRAIO 2014: Napolitano conferisce l'incarico a Renzi
  • 21 FEBBRAIO 2014: Renzi scioglie la riserva e twitta: 'Arrivo, arrivo'. Il suo esecutivo è formato da 16 ministri, la metà donne
  • 24 FEBBRAIO: 2014: Il governo Renzi ottiene la fiducia in Senato
  • 25 FEBBRAIO 2014: Il governo Renzi ottiene la fiducia in Senato 

Matteo Style, oggetti e passioni del leader del Pd

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