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Peroni in vendita, InBev cerca luce verde Ue a SABMiller

Corona punta a cedere bionda simbolo Made in Italy con Grolsch

 Peroni si appresta a passare di mano. Per conquistare le autorità europee e spingerle a 'benedire' le nozze con SabMiller, Ab Inbev intende vendere la bionda italiana. Obiettivo anche quello di raccogliere fondi utili per ridurre il debito da 75 miliardi di dollari contratto per sposarsi con SABMiller. Sinonimo del 'Made in Italy', Peroni è stata acquistata da SabMiller nel 2003. Un'acquisizione che ha strappato al Belpaese uno dei suoi simboli più antichi. Fondata nel 1846 la bionda, salita alle cronache con lo slogan 'Chiamami peroni, sarò la tua birra', ha accompagnato l'Italia in alcune delle sue tappe storiche maggiori. Fino a entrare nelle case degli italiani con il boom economico degli 1960 e le pubblicità con modelle, rigorosamente bionde, che hanno conquistato l'immaginario collettivo.

Eppure quando è stata fondata, Peroni è stata una scommessa per Francesco Peroni. I consumi di birra pro capite allora in Italia erano ridotti, 0,70 litri contro gli oltre duecento della Baviera. Una scommessa che si e' rivelata di successo: Peroni è stata in grado di affermarsi nel mondo della birra, anche grazie al marchio Nastro Azzurro. E ora si appresta a cambiare di nuovo proprietà. Secondo le indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, InBev, a cui fa capo la Corona, è intenzionata a venderla insieme a Grolsch, altro marchio globale del gruppo SABMiller. L'obiettivo principale e' rassicurare le autorità europee che si apprestano a valutare le sue nozze da 108 miliardi di dollari con SabMiller, dalle quali nasce un colosso con in mano il 30% del mercato globale della birra. ''Peroni e Grolsch non sono strategici. Se la cessione serve a smorzare i timori delle autorità nei paesi europei va bene", afferma Pablo Zuanic, analista di Susquehanna. Nell'Europa occidentale AB InBev e SABMiller si sovrappongono in alcune aree, quali l'Italia e l'Olanda dove insieme hanno quote di mercato del 30% e del 27%. Le due societa' insieme hanno piu' del 20% in Gran Bretagna e in Ungheria. AB InBev sarebbe poi piu' interessata ai marchi locali di SABMIller invece che a quelli globali come Peroni e Grolsch. Peroni ha rappresentato lo scorso anno solo l1% del volume totale di 2,9 milioni di ettolitri di SABMiller.

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