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Padoan, crisi per l'Italia peggio della Grande depressione del '29

Ripresa fragile, danni da recessione profonda

"Occorre muovere con decisione su più fronti nella consapevolezza che in assenza di una ripresa robusta la tenuta del tessuto produttivo e sociale risulterebbe a rischio, la ricchezza delle famiglie minacciata, le prospettive dei giovani compromesse". Lo scrive il ministro Pier Carlo Padoan nella nota di aggiornamento del Def.

"In termini cumulati la caduta del Pil in Italia è superiore rispetto a quella verificatasi durante la Grande depressione del '29", aggiunge il ministro. "L'area dell'euro è a un bivio" con i Paesi che in assenza di interventi "rischiano di avvitarsi in una spirale di stagnazione e deflazione". L'Eurozona e l'Italia vivono una ''ripresa fragile''. Debolezza ''di carattere strutturale che è in parte la conseguenza dei danni provocati dalla recessione profonda e persistente degli ultimi anni''.

L'Eurozona e l'Italia vivono una ''ripresa fragile''. Debolezza ''di carattere strutturale che è in parte la conseguenza dei danni provocati dalla recessione profonda e persistente degli ultimi anni''.

Per il 2015 la differenza tra il saldo a legislazione vigente e quello programmatico (0,7 punti con il deficit dal 2,2 al 2,9%) ''è motivata dalla volontà di finanziare impegni di spesa nei settori ritenuti più rilevanti per la crescita e ridurre la pressione fiscale per famiglie e imprese''. Lo si legge nella nota di aggiornamento al Def.

Il calo delle tensioni sui mercati e sui titoli di Stato italiano frutta circa 6 miliardi a beneficio dei conti pubblici: la spesa per interessi scende infatti dagli 82,6 miliardi dell'ultima stima del governo ai 76,7 miliardi attuali per il 2014.

A proposito del Jobs Act Padoan scrive che ''La rete di ammortizzatori sociali verrà rafforzata e resa più inclusiva. Le imprese potranno gestire in maniera più efficiente l'attività produttiva reagendo con maggior prontezza alle evoluzioni cicliche''. Inoltre ''La rete di ammortizzatori sociali verrà rafforzata e resa più inclusiva. Le imprese potranno gestire in maniera più efficiente l'attività produttiva reagendo con maggior prontezza alle evoluzioni cicliche''.

 

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