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De Filippo: La Capria, a Luca grande onore

De Filippo: La Capria, a Luca grande onore

ROMA, 30 novembre 2015, 17:44

Redazione ANSA

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"Sono qui non solo come il più vecchio amico di Francesco Rosi, a 93 anni, ma perché sono il padrino di sua figlia Carolina. E Carolina e Luca, oltre che moglie e marito, erano innamorati. Questa è la prima cosa che voglio dire". Così lo scrittore Raffaele La Capria esordisce sul palco del Teatro Argentina, pieno come mai per nessuna prima, per l'ultimo saluto a Luca De Filippo.
    "Io e Luca non ci siamo molto frequentati per via della differenza d'età - ricorda - ma ci conoscevamo benissimo. Mio fratello si era assunto il ruolo di suo mentore e scapestrato com'era ciò preoccupava non poco Eduardo". Il paradosso della vita di Luca De Filippo, sottolinea lo scrittore, "è che l'uomo che più lo ha amato è stato anche quello che più gli ha reso la vita complicata. Luca ha portato avanti per tutta la vita una lotta per la libertà, per essere se stesso. Una lotta che ha vinto completamente. Sarà ricordato per uno stile, di vita oltre che di recitazione, che è solo suo, fatto di una grazia che trovo poetica. In lui non c'era nulla dell'astuzia recitativa di suo padre. Lui era come innocente e questa è stata la sua indipendenza. Liberarsi dalla tradizione della sua famiglia, senza però tradirla, non è stata un'impresa da poco. E Luca questa impresa l'ha portata avanti vittoriosamente. Oggi sia reso onore alla sua costanza ed alla sua bravura".
   

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