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Morta la donna segregata nel Pavese, pesava 15 chili

In carcere, con l'accusa di abbandono di incapace e sequestro di persona, era finito il convivente, un sessantenne.

E' morta in ospedale, a Pavia, la donna di 55 anni che era stata segregata in casa e malnutrita fino a pesare poco più di una ventina di chili. Lo hanno confermato fonti sanitarie al S.Matteo. In carcere, con l'accusa di abbandono di incapace e sequestro di persona, era finito il convivente, un sessantenne.

Gli sforzi dei medici del Policlinico San Matteo di Pavia sono stati, purtroppo, inutili. Laura Carla Lodola, la donna di 55 anni che al momento del ricovero in ospedale (lunedì 26 gennaio) pesava poco più di 15 chili è morta mercoledì mattina alle 4.30. Le cure dei sanitari non sono bastate per risollevarla dal gravissimo stato di denutrizione.

Antonino Calandrini, 60 anni, il convivente della donna, è in carcere da martedì, dopo essere stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Pavia. Le ipotesi di accuse nei suoi confronti sono quelle di abbandono di incapace, sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni gravissime. Dopo la morte di Laura Carla Lodola, l'uomo ora potrebbe anche essere accusato di omicidio colposo: la decisione spetterà alla Procura di Pavia, che sta svolgendo le indagini sul caso.

"Che fine terribile che ha fatto quella donna. Peccato non averla potuta aiutare, ma non era possibile avere una relazione con lei e con il suo convivente". E' il commento di una vicina di casa di Laura Carla Lodola. La coppia abitava in un appartamento di una palazzina di via Tasso, non lontano dal centro di Pavia. E qui sono intervenuti lunedì i medici del 118, chiamati da Antonio Calandrini. La donna era in condizioni disperate: pesava poco più di 15 chili, con piaghe nella maggior parte del corpo e i capelli sino ai piedi. Era priva di conoscenza, in un letto.

Il convivente si è difeso, di fronte alle domande degli investigatori, sostenendo che Laura Carla Lodola rifiutava ogni tipo di assistenza: "Cercavo di nutrirla con passato di verdura - ha spiegato alla polizia -: non mi sono reso conto di quello che stava succedendo". Alcuni vicini hanno raccontato di aver spesso udito delle "urla terribili" giungere dall'appartamento in cui viveva la coppia: in alcuni casi sarebbero anche intervenute anche le forze dell'ordine per riportare la pace nell'abitazione.

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