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Mamma incinta clinicamente morta, si tenta di far nascere il feto

San Raffaele Milano

Mamma incinta clinicamente morta, si tenta di far nascere il feto

Ci vorrà circa un mese per poter arrivare ad un parto cesareo

30 ottobre 2014, 09:28

Redazione ANSA

ANSACheck

Un bimbo in un 'incubatrice - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un bimbo in un 'incubatrice - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un bimbo in un 'incubatrice - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si sta tentando il tutto per tutto a Milano per far nascere un bimbo nel grembo di una mamma di 36 anni, con encefalogramma piatto dopo una fulminante emorragia cerebrale e quindi clinicamente morta. Il feto è di 24 settimane e un'equipe dell'Ospedale San Raffaele sta tentando di tenerlo in vita. Una lotta per la sopravvivenza del feto - che ha pochi precedenti al mondo.
   
Una sonda nell'intestino materno permette al feto di essere alimentato, la ventilazione artificiale fa arrivare l'ossigeno nel sangue della donna e quindi al feto. Il cuore continua a battere e finché c'è quel battito il bambino viene tenuto in vita. In un certo senso, il corpo della mamma si è trasformato in un'incubatrice per proteggere il figlio.

Ci vorrà circa un mese per poter arrivare ad un parto cesareo, e tentare quindi di salvare il feto: a confermarlo all'ANSA sono fonti dell'ospedale.

    La donna, dichiarata cerebralmente morta, è seguita dal professor Massimo Candiani, primario della ginecologia del San Raffaele, e dal professor Luigi Beretta, direttore dell'anestesia e neurorianimazione.

    Per dare al feto qualche chance, spiegano dall'ospedale, è necessario tentare di arrivare il più possibile vicini alla ventottesima settimana: al momento, quindi, si sta lavorando per tenere la donna il più possibile stabile, perché il feto non subisca conseguenze.

    L'ospedale e gli esperti, comunque, proteggono la famiglia della donna dietro uno stretto riserbo; la morte cerebrale è la conseguenza di una improvvisa emorragia, avvenuta mentre la donna era in casa. Non è noto quali siano le cause che l'hanno scatenata, ma tra le ipotesi potrebbe esserci quella di un aneurisma.

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