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Il giurista, il figlio è di chi lo partorisce

Il giurista, il figlio è di chi lo partorisce

'La donna puo' scegliere anche l'aborto o non riconoscere figli'

17 aprile 2014, 11:51

Redazione ANSA

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Esami Dna confermano scambio embrioni al Pertini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Esami Dna confermano scambio embrioni al Pertini - RIPRODUZIONE RISERVATA
Esami Dna confermano scambio embrioni al Pertini - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "La legge dice che figlio è di chi lo partorisce", quindi la mamma che sta portando avanti la gestazione "non rischia di perdere i figli. Può perderli solo se decide di interrompere la gravidanza", mentre "la mamma genetica non ha nessun titolo, dal punto di vista giuridico, di rivendicare nulla". E' chiaro in merito a cosa dice la legge sul caso dello scambio di embrioni, il giudice costituzionale Ferdinando Santosuosso. 

 La donna che ora attende i due gemelli "non rischia di perdere i figli, perché sono suoi legittimamente, ovvero per la legge i figli sono, a pieno titolo, di chi li partorisce", spiega ancora Amedeo Santosuosso.

    "Può perderli solo se decide di interrompere la gravidanza", cosa che in Italia non è possibile fare oltre il terzo mese ma, in questo caso, specifica Santosuosso, "la situazione è di una gravità tale che potrebbero esserci gli estremi per un aborto terapeutico, quindi anche oltre i tre mesi". La donna potrebbe però decidere di proseguire la gravidanza ma, se non se la sente di tenerli, non riconoscere i figli alla nascita, "nessuno, infatti, ha l'obbligo di riconoscere un figlio, quindi anche la signora dopo parto, potrà decidere di non farlo". Per il padre il discorso è "in parte diverso", aggiunge, "ma riterrei immorale e probabilmente anche giuridicamente dubbio, il fatto che un uomo che insieme a una donna ha avviato percorso di fecondazione assistita, pur se con uno sviluppo inatteso, possa scegliere un non riconoscimento".

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