Padiglione vino, 1,5 mln visitatori

Convegno e degustazione con produttori vip, da Nannini a D'Alema

Redazione ANSA MILANO

MILANO - Dalle suggestioni del Gran Tour - che in passato portò i giovani dell'aristocrazia e della ricca borghesia di tutta Europa a conoscere le bellezze naturali e artistiche del nostro Paese - a quelle del ristorante "da Peck" di Palazzo Italia a Expo. Prosegue il viaggio del Comitato scientifico del Padiglione Vino, che ha festeggiato il milione e mezzo di visitatori in cinque mesi con due speciali appuntamenti.
Il primo, nella sala symposium del Padiglione, è stato un convegno dedicato Gran Tour, dove giornalisti e personalità dell'enogastronomia hanno raccontato e celebrato l'Italia del Vino dalle Alpi al Mediterraneo. Il secondo al Ristorante "da Peck" di Palazzo Italia, dove a raccontare e a far degustare le proprie etichette, accompagnate dagli assaggi dello chef Matteo Vigotti, sono stati volti noti della politica, dell'industria, della televisione e della musica: Oscar Farinetti, Gian Marco e Letizia Moratti, Bruno Vespa, Albano Carrisi, Gianna Nannini, Luisa Todini e Massimo D'Alema.

   "In due momenti, ben distinti ma complementari - ha spiegato il presidente del Comitato scientifico del Padiglione Vino, Riccardo Cotarella - abbiamo voluto raccontare la straordinaria versatilità del mondo del vino che da comparto prettamente agricolo, solo mezzo secolo fa, oggi è diventato un fenomeno sociale ed uno degli ambasciatori del saper fare italiano, che tanta risonanza internazionale regala al made in Italy ed ai suoi territori".
Durante il convegno dedicato al Gran Tour, in particolare, il geopedologo Francesco Lizio Bruno, e i giornalisti e scrittori Christian Eder, Isao Miyajima e Patricia Guy, hanno ricostruito la lunga e complessa evoluzione dei suoli, dei paesaggi, della storia alimentare e dei vini italiani di maggior prestigio e fascino. A commentare il successo di visitatori ottenuto dal primo maggio a oggi, è stato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere-Vinitaly, chiamato dal governo italiano a realizzare la struttura.

   "Da 50 anni - ha detto - con Vinitaly promuoviamo la cultura e il commercio delle nostre produzioni vinicole nel mondo. Lo facciamo con equilibrio e dando voce a tutti i produttori, piccoli e grandi. Prova ne è il Padiglione del Vino, il primo nella storia dell'Esposizione Universale mai dedicato al mondo del vino". A oggi, ha proseguito Mantovani, "abbiamo proposto 3600 etichette di 2000 aziende. Al di là del significativo dato sulle presenze, che a settembre hanno superato quota 1,5 milioni, il successo è stato aver saputo accogliere, informare e incuriosire molti visitatori stranieri e italiani, contribuendo in modo efficace al racconto dell'Italia enogastronomica e dei suoi straordinari paesaggi".

   A rallegrarsi per il successo del Padiglione, con una nota da New York, è stato anche il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina. "Siamo la patria del vino, con una ricchezza di biodiversità unica fatta di oltre 500 vitigni. Per questo abbiamo voluto valorizzare questa esperienza di punta del sistema agroalimentare italiano con un Padiglione che è stato tra i più visitati di Expo". Per il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, il successo del Padiglione è derivato "dalla sua capacità di divertire ma anche di educare il pubblico di Expo".

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