Israele, nel national day è festa "per tutti"

Viceministro Hotovely, grazie Italia per aver inventato la pizza

Redazione ANSA

(di Luciano Clerico)

MILANO - Con una festa simbolicamente "dall'alba al tramonto" alla quale "tutti sono invitati, tutto il popolo di Expo": così Isarele ha celebrato a Expo il National Day. Con una festa cominciata di fatto all'arrivo del viceministro degli Esteri, Tzipi Hotovely, e terminata all'ora di chiusura. Israele ha voluto celebrare non solo lo "spirito di Expo", ma soprattutto il tema che accompagna l'edizione di Milano, quel "Nutrire il pianeta" che "va al cuore del cuore della vita". "Il tema del cibo - ha detto il ministro Hotovely, alla sua prima uscita ufficiale fuori dai confini di Israele - è il tema chiave di oggi e del futuro. E ha in se', intrinsecamente radicato, il concetto di pace". E' questo che Israele ha voluto celebrare a Expo. E per questo ha voluto invitare alla sua festa lunga tutto il giorno "tutto il popolo di Expo, ma proprio tutto", e in quel tutto sono compresi evidentemente, anche se non nominati, tanto i libanesi quanto i palestinesi, pure loro presenti a Expo. Israele ha voluto portare anche questo dentro a Expo nella sua Giornata. "C'è un grande calore tra Italia e Israele - ha detto Hotovely - e lo si vede anche in questa Expo, che è bellissima. Sono emozionata e felice di essere qui. Anche perché - ha aggiunto con una battuta - io sono una grande fan della pizza, e ringrazio l'Italia per questo: non c'è posto migliore al mondo dell'Italia per cominciare a nutrire il pianeta", Per Israele, nutrire il pianeta è da sempre uno dei temi fondamentali, perché fin dagli anni Cinquanta "l'innovazione è stata per noi alla base dello sviluppo" ha ricordato la viceministro. Gli ingegneri israeliani "da sempre" sono al lavoro per mettere a punto sistemi contro la desertificazione, e Israele considera se stesso "leader mondiale" per quanto riguarda la scienza applicata all'irrigazione. A Expo ha voluto esprimere questa sua "vocazione necessaria" con un padiglione che è diventato a detta dello stesso commissario generale di Expo, Bruno Pasquino, una delle icone dell'Esposizione. E' il padiglione del "campo verticale" dove, da due mesi a questa parte, sono state piantate e crescono secondo i tempi delle stagioni delle vere e proprio piantagioni: riso, mais, grano. Pronti per essere raccolti quando sarà il momento. Con la differenza che crescono su una superficie verticale. "Questo campo - ha spiegato il commissario, Elazar Cohen - esprime più e meglio di ogni altro concetto cosa intendiamo per scienza applicata". Nel suo saluto, il commissario generale di Expo, Bruno Pasquino, ha ricordato che il padiglione di Israele "è tra i più significativi di tutta l'Esposizione, perché va al cuore del tema 'nutrire il pianeta' e nello stesso tempo esprime la volontà di condividere con il mondo la sua conoscenza. Non è un caso se Israele sia considerato 'il granaio della conoscenza'. Ricordo solo che negli ultimi cinquant'anni ben 20 premi Nobel sono israeliani". "La vostra lotta contro la desertificazione - ha aggiunto - è un esempio per il mondo. E la vostra collocazione vicino a Palazzo Italia è altrettanto significativa". Alla cerimonia dell'alzabandiera, insieme all'ambasciatore di Israele in Italia, Naor Gilon, ha presenziato anche l'ex sindaco di Milano, Letizia Moratti, che è poi stata a pranzo a Palazzo Italia con la viceministro Hotovely e la presidente di Expo, Diana Bracco. "Oggi per me è una giornata particolarmente significativa - ha detto -. Come lo è per Expo. Israele non porta solo la sua scienza in agricoltura e nell'irrigazione. Porta anche la sua volontà di condividerla in progetti di cooperazione".(ANSA).

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