Ambasciatore Gilon, Italia e Israele uniti da archeologia

Ambasciatore, parlando del passato lavoriamo per il futuro

Redazione ANSA MILANO

(ANSA) - MILANO, 8 OTT - "Quando parliamo di archeologia troviamo le nostre radici comuni e, allo stesso tempo, collaboriamo per il nostro futuro". Parole di Naor Gilon, ambasciatore israeliano in Italia, che è intervenuto al Simposio bilaterale di Archeologia Italia-Israele, tenutosi nel padiglione di Israele. Due giorni di convegno per risalire la Storia alla ricerca di ciò che, archeologicamente, unisce due territori geograficamente tanto lontani. Molto più di quanto si pensi, a cominciare dagli acquedotti dell'Impero Romano. Il convegno, a cui hanno partecipato esperti italiani e del Dipartimento di Archeologia dell'Israel Antiquities Authority, è stata un'occasione per riflettere sulla gestione dello straordinario patrimonio archeologico dei due Paesi. "Italia e Israele sono molto legate fra loro storicamente e quindi hanno molte cose in comune - ha ricordato l'ambasciatore -. Tra le persone che hanno sviluppato l'irrigazione goccia a goccia in Israele, che è uno dei temi centrali del padiglione a Expo, c'era un ebreo italiano emigrato in Israele, Joel De Malach. Ovunque si guardi, nella storia recente come in quella più remota, ci sono segnali di relazioni e amicizia tra il popolo israeliano e quello italiano".(ANSA).

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