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Risultato Finale
Germania 1
0 Argentina

'Ct? metto Rivera...'

Tavecchio prove da presidente. "Non sarò Re Travicello". Gaffe su extracomunitari, poi si scusa

Redazione ANSA

Davanti alla 'sua' Lega Dilettanti, Carlo Tavecchio si candida ufficialmente alla guida della Figc. "Vorrei partire da un pomeriggio afoso brasiliano, in cui un certo Godin ha fatto gol all'Italia, non so se di testa o di spalla - esordisce ricordando la sconfitta della Nazionale contro l'Uruguay e le dimissioni di Abete -. Quella situazione sta cambiando la mia vita". All'assemblea elettiva presenta i punti del suo programma sotto lo slogan "Il gioco del calcio al centro dei nostri pensieri" (governance e organizzazione federale; lotta contro la violenza e qualificazione del prodotto calcio; settore tecnico e centri di formazione federale; settore giovanile e scolastico; nuove risorse economiche; comunicazione; club Italia; grandi eventi; legislazione e rapporti con il governo; rapporti con il Coni, riforma dei campionati e regole delle competizioni). Un "11" ideale in cui manca ancora il nome del ct.

"La stampa italiana è preoccupata perché dobbiamo fare l'amichevole con l'Olanda, chi ci mando il 4 settembre? Ci mando Rivera - la provocazione -. E' un problema quella partita? Potrei allenarla anche io". Ma se l'11 agosto sarà eletto sarà il primo nodo che affronterà: "Nella prima settimana - assicura-. Serve una persona competente, che dia impegno e una garanzia di due o tre anni. Non è un progetto da fare in 6 mesi. Se lo troviamo a buon prezzo… Conte l'ho visto solo in tv, quello delle Marche, Mancini, l'ho visto allo stadio perché sono interista. Con quello del Friuli, Guidolin, non c'ho mai parlato. Il ct deve essere il supervisore di tutta la filiera, dall'Under 15 all'Under 21''. Lui, intanto, dovrà battere i pregiudizi ("io sono inadeguato, sentiamo gli adeguati…"), ma garantisce: "A 70 anni di compromessi non ne faccio mica. Non voglio certo diventare il più ricco del cimitero.

Chi crede che stiamo andando a creare un re Travicello si sbaglia. Questo Paese è addormentato, si sveglia la mattina per un fatto biologico. Io mi sveglio con la voglia di vivere. E un calciatore schierato con la maglia azzurra se durante l'inno non sente i brividi non deve entrare in campo, gli direi: stai fuori!". Pur senza nominarlo, non evita una stoccata all'avversario Demetrio Albertini, che non dovrebbe andare oltre il 30% dei voti: "si parla tanto di progetti federali poi si tratta di un foglietto con quattro storielle". Davanti al presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, all'ex presidente del Coni, Franco Carraro e all'ex numero uno della Figc, Antonio Matarrese, che spendono parole di apprezzamento nei suoi confronti, spiega: "Bisogna ridare dignità alla Federazione. La madre di tutte le battaglie sarà fare le riforme statutarie per rendere democratica la partecipazione assembleare, il quorum deve scendere dal 75% al 65% per evitare che dilettanti e assocalciatori e assoallenatori abbiano un veto occulto". Parla dei rapporti con il Coni ("prima di rivedere i contributi dovranno riflettere"), il Governo ("vedrò Delrio dopo il 15 agosto per un cahiers de doléances") e la Fifa ("Blatter ha bisogno di noi, non siamo noi ad avere bisogno di lui").

Nella foga del lungo discorso scivola però sul tema extracomunitari: "Le questioni di accoglienza sono una cosa, quelle del gioco un'altra. L'Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalita' per farli giocare, noi invece diciamo che 'Opti Poba' (inventando un nome ndr) è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così. In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree". Una gaffe sulla quale ha subito chiarito all'Ansa: "Le banane? Non mi ricordo neppure se ho usato quel termine, e comunque mi riferivo al curriculum e alla professionalità richiesti dal calcio inglese per i giocatori che vengono dall'Africa o da altri paesi. Mi riferivo al calcio inglese dove gli extracomunitari prima di giocare devono mostrare un curriculum di professionalità prestata nel loro paese altrimenti non vengono accettati. Se qualcuno ha interpretato il mio intervento come offensivo, me ne scuso. Tra l'altro la mia vita è improntata all'impegno sociale, al rispetto delle persone, tutte, e al volontariato: in particolare in Africa".

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